In un recentissimo articolo de Il Corriere della Sera, il giornalista Roberto Bagnoli riassume le eccezionali performances dei rendimenti dei fondi pensioni negoziali, soprattutto per i comparti a maggiore propensione azionaria. Questi risultati consolidano ed accrescono il divario tra i rendimenti dei fondi pensione ed il tfr in azienda anche nel medio periodo.
Michele Tronconi, Presidente di Assofondipensione (l’Associazione dei Fondi pensione negoziali), oltre a riconoscere un bilancio più che positivo per il 2013 determinato anche da costi di struttura molto bassi, non trascura le difficoltà per i fondi pensioni negoziali a “farsi conoscere”, differentemente dai fondi bancari ed assicurativi che riescono ad avere maggiore visibilità ed a collocare i loro prodotti grazie a costose reti commerciali. Auspica inoltre una maggiore destinazione delle risorse a sostegno dell’economia reale, al fine di generare un concreto circolo virtuoso tra investimenti dei fondi pensione ed occupazione.
Il giornalista termina l’articolo ribadendo la centralità del contributo aziendale e del favorevole regime fiscale come elementi di straordinaria convenienza per gli aderenti ai fondi pensione.
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