Dopo Brexit: Fondapi ne esce a testa alta
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Dopo Brexit: Fondapi ne esce a testa alta

Gli eventi politici inattesi e sorprendenti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di gestione, a cominciare dalla cosiddetta “Brexit” –  l’uscita della Gran Bretagna dall’UE – per continuare con i tentativi di ricomposizione, ancora in atto, di una convergenza europea solida e duratura non sono le sole cause della forte turbolenza delle quotazioni. E’ stata un’estate di terribili drammatici e persistenti atti di terrorismo e di guerra che non danno tregua. La forte volatilità delle quotazioni e la discesa dei corsi sui mercati azionari (borse europee: – 6,12%  da inizio anno al 26 agosto) si somma al problema dei rendimenti azzerati delle gestioni obbligazionarie. La gestione di Fondapi approntata ad una sempre maggiore diversificazione reagisce bene: i rendimenti positivi a fine luglio presentano i valori quota dei tre comparti ai massimi di sempre.

L’indice FTSE MIB da inizio anno ha perso oltre il 20%, mentre solo nel mese di giugno Milano ha ceduto il 10% circa, testimoniando ancora una volta che il “fai da te finanziario” è molto rischioso. Ed è proprio in queste circostanze che ti invitiamo a riflettere sulla possibilità di considerare la tua iscrizione a Fondapi non solo finalizzata ad un sostegno pensionistico ma anche come una scelta di risparmio alternativa, solida, conveniente.

Riassumiamo (valori quota al 31/07/2016 e rendimento da inizio anno):

Prudente € 17,187 (4,08% da inizio anno)
Garanzia € 12,685 (0,96% da inizio anno)
Crescita € 16,219 (2,66% da inizio anno)

mentre da inizio anno il TFR in azienda si è rivalutato dello 0.75%

(tempo di lettura stimato: 3 minuti)

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