L’investimento sostenibile e il filtro ESG
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L’investimento sostenibile e il filtro ESG

Fondapi investe sostenibile dal 2008. Perché, e cosa comporta questa scelta?

In questo articolo parleremo:

  • di cosa sono l’investimento sostenibile e il filtro ESG;
  • di come Fondapi investe il capitale a sua disposizione;
  • del caso dell’Anadarko Petroleum.

Partiamo dalle basi: l’investimento sostenibile e il filtro ESG

L’investimento sostenibile mira a creare valore non solo per l’investitore, ma anche per la società nel suo complesso. È una strategia di medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni, oltre all’analisi finanziaria delle stesse integra l’analisi ESG. Acronimo inglese per Enviromental, Social and Governance.

L’applicazione rigorosa dell’analisi ESG può portare a migliorare i rendimenti del proprio investimento, vediamo come!

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I criteri ambientali esaminano come l’azienda contribuisce alle sfide ambientali, di anno in anno più gravose, e le sue performance in tal senso. Viene, quindi, analizzato quanto l’impresa è attenta alle proprie esternalità negative.

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I criteri sociali vanno ad analizzare il modo in cui l’impresa tratta le persone all’interno della sua stessa organizzazione. Quindi l’attenzione si focalizza sui temi delle pari opportunità, di sane condizioni di lavoro e più in generale della gestione del proprio capitale umano.

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Infine, i criteri di governance servono per valutare come l’azienda è amministrata. I principali che annoveriamo sono la remunerazione dei dirigenti, le strategie e le pratiche fiscali.

L’assunto fondamentale di questa analisi è molto semplice. Le imprese hanno maggiori probabilità di successo, e quindi di crescita, se la ricchezza – intesa in senso lato – che generano è allargata e diffusa ai loro dipendenti, alla società in generale e all’ambiente nel quale operano.

foresta di bamboo verde che richiama la sostenibilità e L'INVESTIMENTO SOSTENIBILE E IL FILTRO ESG

Fondapi ha selezionato ECPI, un provider di benchmark, che individua diversi indicatori. Ognuno dei quali assegna un punteggio sui temi ambientali, sociali e di governo dell’impresa (ESG).
La sommatoria di questo punteggio va a comporre il rating finale dell’azienda oggetto di analisi.

Un caso studio: ANADARKO PETROLEUM

La Anadarko Petroleum era una della più grandi società nel campo dell’estrazione di idrocarburi.
Nel maggio del 2014, a seguito di accuse, multe e patteggiamenti per la violazione di diverse leggi in materia Ambientale e di Trasparenza, ECPI la declassò al rating F non consentendo ai gestori finanziari di Fondapi di investire nel titolo.

Nel novembre dello stesso anno il tribunale americano condannò, infine, la società a pagare una multa da 5,5 miliardi di dollari. L’intera cifra servì per rimediare ai danni da inquinamento che la stessa aveva causato. Come potete immaginare il titolo, quotato nella borsa di New York, crollò, sottoperformando del 14% l’indice S&P 500. (L’S&P500 è uno dei principali indici mondiali e replica la performance delle 500 più grandi aziende quotate nelle borse statunitensi)

Il caso dell’Andarko Petroleum, compagnia che fatturava svariati miliardi all’anno, è esemplificativo di come il filtro ESG possa salvare, chi investe, da pericolosi crolli di valore delle imprese. Infine, consente ai gestori di investire solo nelle aziende più meritevoli che, come si è detto precedentemente, hanno a cuore le questioni ambientali sociali e di buona governance.  

La politica di impegno per l’investimento responsabile e sostenibile

Introdotta nel 2008 questa pratica ha permesso a Fondapi di ridurre il rischio di incorrere in investimenti dannosi. L’analisi extra-finanziaria porta, infatti, alla luce i cosiddetti rischi reputazionali e regolamentari, che avranno un impatto sulla capacità futura dell’azienda di affrontare il mercato in maniera ottimale.

Per coloro che fossero interessati ad approfondire questi temi, rimandiamo al documento “La Politica di Impegno“. Redatto in osservanza del Decreto Legislativo 10 maggio 2019 n.49 di recepimento della direttiva (UE) 2017/828 (cosiddetta Shareholder Rights Directive II).

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