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Hai visto che rendimenti Fondapi?

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Il 2023 si è concluso confermando la positiva tendenza di crescita in tutti i comparti di investimento di Fondapi. I rendimenti di Fondapi si posizionano, infatti, al vertice del settore e sovvertono l’andamento del 2022.

Nonostante uno scenario internazionale “complicato”, la gestione finanziaria di Fondapi ha chiuso l’anno con risultati eccezionali.

Analizziamo le performance nel dettaglio:

  • Il comparto Crescita guida con un +11,35% netto;
  • Il comparto Prudente segue con un +7,76% netto;
  • Chiude il comparto Garanzia, con il valore più alto da 9 anni, registrando un +4,14%.

La gestione finanziaria e il contesto macroeconomico internazionale

La gestione finanziaria di Fondapi si conferma attenta e reattiva. I nostri gestori hanno saputo leggere con attenzione uno scenario estremamente complesso e mobile che nel medio periodo porterà bassa crescita e calo dell’inflazione. I mutamenti sono numerosi e insidiosi. Ad esempio, negli anni passati il commercio internazionale ha perso vigore, si sono acuite le tensioni geopolitiche in diverse aree del mondo, si sono interrotte tradizionali catene di approvvigionamento e si sono avviati processi di nuova concentrazione geografica delle produzioni industriali.

La formula base è, però, sempre la stessa: massima attenzione ai tradizionali fattori di rischio e continua analisi e lettura dei fattori di rischio emergenti.

Questo si aggiunge alla volontà di mantenere saldo il controllo sui gestori finanziari, con la sostituzione del gestore quando necessario e quando non è all’altezza delle aspettative. Dal 2024, un nuovo partner solido e affidabile, EURIZON, entra a far parte della compagine di gestione in sostituzione di uno uscente.  

I rendimenti di Fondapi passati

Come ripetuto più volte durante gli anni passati cogliamo l’occasione per ricordare che la gestione di un fondo pensione non può e non deve essere valutata per singoli anni. Una corretta analisi deve considerare necessariamente un periodo più lungo.

Riportiamo, quindi, qui di seguito una tabella riassuntiva del rendimento medio decennale di ogni comparto Fondapi per un confronto con la rivalutazione del TFR lasciato in azienda.

Rendimenti comparti

wdt_ID Anno Garanzia Prudente Crescita TFR in azienda
1 media 10 anni 1,11% 3,34% 4,88% 2,84%
2 2023 4,14% 7,76% 11,35% 1,94%
3 2022 -5,84% -10,53% -11,51% 9,97%
4 2021 1,24% 5,53% 10,71% 4,36%
5 2020 1,64% 4,39% 3,88% 1,50%
6 2019 3,13% 9,09% 13,71% 1,79%
7 2018 -0,88% -1,41% -3,51% 2,24%
8 2017 0,82% 2,21% 4,12% 2,10%
9 2016 1,48% 4,19% 5,28% 1,80%
10 2015 1,40% 2,92% 5,07% 1,50%
Anno Garanzia Prudente Crescita TFR in azienda

Ricordiamo che i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Una perdita da migliaia di euro

Chiudiamo questa newsletter con una riflessione sul costo economico della rinuncia ad aderire. Senza entrare nel merito dei vari vantaggi fiscali (che trovate a questo link), che da soli valgono diverse migliaia di euro, vi parliamo dell’interesse composto.

L’interesse composto

Questo meccanismo, sconosciuto a molte persone, porta a una crescita esponenziale del proprio investimento pensionistico.

Il meccanismo è molto semplice: guadagnare interesse non solo sul capitale iniziale ma anche sugli interessi ottenuti da quel capitale e su quelli ottenuti nel corso del tempo. In estrema sintesi gli interessi guadagnati diventano a loro volta una sorta di capitale sul quale viene calcolato l’interesse successivo.

Chiariamo con un esempio:

Supponiamo di investire 100 euro in un conto bancario con un rendimento del 5% annuo.
Dopo il primo anno, guadagneremo 5 euro di interessi (100 euro * 5%). Alla fine del primo anno, avremo quindi 105 euro nel conto.
Ora, l’interesse composto entra in gioco.

Nel secondo anno, il rendimento del 5% non sarà calcolato solo sui 100 euro iniziali, ma anche sui 5 euro di interessi guadagnati nel primo anno. Quindi, avremo un guadagno di 5,25 euro (105 euro * 5%). Alla fine del secondo anno, avremo quindi 110,25 euro nel conto.

Man mano che il tempo passa, l’effetto dell’interesse composto diventa sempre più evidente, portando a un aumento più rapido del capitale totale.

Il grafico sopra mostra questo ragionamento applicato su un versamento di un aderente medio (2000€ – incluso TFR e contributo azienda)

Non perdere altro tempo

Se non hai ancora aderito non perdere altro tempo! Tra il contributo aggiuntivo dell’azienda, la deduzione fiscale e la tassazione super agevolata sul TFR e l’effetto esponenziale dei rendimenti ogni anno che passa stai rinunciando a diverse migliaia di euro!

Per una scelta informata puoi rivolgerti all’ufficio personale della tua azienda, al sindacato o direttamente a noi.

Hai ancora dubbi?

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