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In pensione non ci andrò mai: i giovani e la previdenza complementare

La previdenza complementare è pensata anche per i giovani. Scopriamo perché!

Quante volte, parlando tra amici, si ride e si scherza sugli anni che mancano alla pensione?

Quante volte, forse esagerando, si dice che non ci arriveremo mai? In realtà ci arriveremo, tardi, ma ci arriveremo.
La vera domanda è: ci basterà?
Sarà sufficiente a soddisfare i bisogni e le spese che gli ultimi anni di lavoro coprivano? Forse no!

Per fortuna noi giovani (si, “noi” perché chi scrive ha 29 anni) abbiamo diversi assi nella manica:

  • Sperare di lavorare sempre e di non rimanere mai disoccupati;
  • Sperare che il PIL italiano riprenda a crescere assicurandoci un’adeguata rivalutazione dei nostri contributi previdenziali;
  • Sperare di capire l’importanza di aderire a forme di previdenza complementare.

Ma perché “sperare di capire”?

Perché il primo impatto con la previdenza complementare è sempre violento! Un po’ perché in Italia l’educazione finanziaria è una sorta di tabù; un po’ perché quando si tratta dei nostri soldi vige sempre una buona dose di sana diffidenza verso chi ce ne parla. Pensi solo “Dov’è la fregatura?” E alla fine non ascolti.

Scappi, ma ti hanno messo la pulce nell’orecchio. In effetti a metterti da parte qualcosa per gli anni a venire ci hai già pensato. Ogni volta cerchi di capire come fare, di districati tra migliaia di blog, video, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ma venirne a capo è complicato e alla fine abbandoni.

La previdenza complementare in realtà risponde perfettamente alla tua esigenza, per sua natura stessa! È stata progettata per rispondere ai bisogni di piccoli risparmiatori che non hanno le conoscenze necessarie per lanciarsi sui mercati finanziari.

Da una parte consente di creare, nel tempo, un risparmio che genera rendimenti, cresce e integrerà la tua pensione.
Dall’altra ti consente di accumulare delle somme alle quali, volendo – in caso di necessità – si può attingere anche molto tempo prima del pensionamento.

Vedremo più avanti che per le anticipazioni servono al massimo 8 anni di iscrizione alla previdenza complementare. È, quindi, cruciale, in questo senso, aderire il prima possibile per poter beneficiare di quanto accumulato quando se ne ha necessità!

Perché i giovani – e non solo- dovrebbero (af)fidarsi alla previdenza complementare?

Perché Fondapi permette ai giovani lavoratori previdenti di investire piccole somme composte prevalentemente dal:

  • TFR;
  • Un eventuale contributo a loro carico che dà diritto al contributo del datore di lavoro.

La convenienza è, quindi, poter investire denaro di cui in realtà non si dispone. La convenienza è, quindi, poter investire denaro senza aver bisogno di conoscere o studiare i mercati finanziari. È, infatti, il Fondo e gli enti ad esso collegati – Banca depositaria e gestori finanziari – che studia e analizza il mercato, i trend e i fattori che portano all’ottenimento di rendimenti vantaggiosi. La convenienza è anche nel poter disporre delle somme versate pure prima del pensionamento, molto prima se si è giovani! Sono, infatti, necessari appena 8 anni di contribuzione per poter richiedere la prima anticipazione. La convenienza è, ancora, a livello fiscale: i rendimenti subiscono una tassazione vantaggiosa (20% a fronte del 26%). La convenienza è anche nei costi. Fondapi costa 22€ all’anno.
Già di per sé una cifra ridicola, alla quale, però, bisogna ancora sottrarre la quota di IRPEF risparmiata annualmente (nel caso si voglia contribuire al Fondo con un proprio contributo). E, se vogliamo, proiettandoci verso il riscatto per pensionamento, l’ingente risparmio fiscale sull’IRPEF dovuta sul proprio TFR. Infatti, la tassazione media del TFR lasciato in azienda oscilla tra il 24/25%; la tassazione che Fondapi applica al TFR è al massimo del 15%, ma può scendere fino al 9%.
In poche parole, significa che su un TFR da 37.500€ l’Agenzia delle entrate tratterrà 9.250€ (24,67%) se è in azienda, mentre se su Fondapi tratterrà solo 5.625€ (15%) [anzianità contributiva: 15 anni]. Sono cifre che si commentano da sole!

Qualche dato

Molti giovani lavoratori stanno iniziando a comprendere i vantaggi della previdenza complementare. Stanno iniziando a comprendere che la previdenza complementare è pensata anche per loro e per il loro futuro. Le adesioni a Fondapi certificano questa tendenza, giovanissimi e giovani, nel 2021, sono infatti aumentati del 15% rispetto all’anno precedente.

Fondapi crede fermamente nel valore della previdenza complementare e nella sua diffusione tra i giovani e tra i lavoratori tutti come strumento di tutela del loro stesso futuro.

Vantaggi adesione previdenza complementare

Marco Canepa
Promozione e Sviluppo

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IL FUNZIONAMENTO DI FONDAPI: Il valore quota

Con questo approfondimento imparerai:
– Cos’è il valore quota;
– A cosa serve;
– La teoria Life Cycle applicata alla scelta del comparto;
– Come comportarti quando il valore quota scende.

Le basi

L’adesione alla previdenza complementare Fondapi implica il versamento del proprio TFR. Volendo, inoltre, i lavoratori possono decidere di versare un loro contributo aggiuntivo che da diritto al contributo del datore di lavoro. Questo è sicuramente uno dei grandi vantaggi di Fondapi, per conoscere gli altri clicca qui.

I contributi versati però, per non perdere valore nel corso del tempo (a causa dell’inflazione) e per generare un rendimento, che vada a gratificare i sacrifici fatti, vengono regolarmente investiti.

Fondapi investe, tramite gestori finanziari specializzati, le risorse versate dai suoi aderenti in tre tipi di comparto. Prevedendo una gestione finanziaria multi-comparto (garanzia, crescita e prudente) l’investimento avviene in base alle scelte di ogni singolo iscritto che aderisce a uno solo dei tre comparti offerti.
Scopriamo il funzionamento di questo meccanismo.

Cos’è e cosa si intende per valore quota

Il valore quota è il prezzo delle quote possedute da Fondapi. Questo prezzo varia di mese in mese in base all’andamento dei titoli presenti in ogni comparto d’investimento.

A cosa serve il valore quota

Serve a valorizzare e trasformare in un rendimento le somme che gli aderenti a Fondapi versano sulla loro posizione. In particolare, con i versamenti ricevuti Fondapi acquista un certo numero di quote (in base al loro valore) che poi redistribuisce a tutti gli aderenti in proporzione a quanto ognuno ha versato.

Facciamo un esempio:

Il Sig. Rossi, nel mese di gennaio, ha versato sulla sua posizione in Fondapi 100€.

Il valore quota del mese di gennaio era pari a 10€.

Fondapi riceve i 100€ del Sig. Rossi distribuiti in 10 quote (100€/10€=10quote).

Il mese successivo, febbraio, Rossi versa 150€.

Il valore quota, nel frattempo, è aumentato da 10€ a 12€.

Fondapi, quindi, distribuisce altre 12,5 quote (150€/12€=12,5quote)

Rossi ora possiede un totale di 22,5 quote (10 che pagate 10€/l’una e altre 12,5 pagate 12€/l’una)

Nel mese di marzo il valore quota sale ancora e arriva a 20€. Rossi però, decide di riscattare la sua posizione e non fare alcun versamento. Di fatto si può dire che egli stia vendendo tutte le sue 22,5 quote al valore di 20€/l’una. Incassando così 450€ (20€x22,5quote).

Se il valore quota aumenta mese dopo mese si ha un rendimento positivo, se, viceversa, diminuisce si ha un rendimento negativo. La valutazione sull’andamento del valore quota DEVE prendere in esame periodi che tengano in considerazione l’orizzonte temporale di investimento. Per la maggior parte degli iscritti alla previdenza complementare quest’orizzonte, essendo la pensione, è di lungo, se non lunghissimo, periodo.

Ma quale comparto scegliere? La teoria del Life Cycle!

Come si fa quindi a scegliere in quale dei tre comparti di investimento di Fondapi investire i propri risparmi?
I dubbi sono normali in questa fase! Ci viene in soccorso la teoria del Life Cycle. La quale suggerisce che tale decisione venga presa in base all’orizzonte temporale di investimento. Cioè il momento in cui, presumibilmente, riscatterò le somme o parti di esse

«Più è lungo l’orizzonte temporale del mio investimento, maggiore è il rischio/rendimento che posso accettare dal mio investimento. Con il ridursi dell’orizzonte temporale, ridurrò il profilo rischio/rendimento del mio investimento».

In sostanza posso permettermi di vedere, nel corso del tempo, delle oscillazioni. In caso anche negative dato che il momento in cui ritirerò le somme è lontano nel tempo. Se passa diverso tempo, a fronte di rischi maggiori, è probabile che verrò ricompensato da rendimenti maggiori.
Dunque, il suggerimento della teoria Life Cycle sostiene la convenienza nell’investire assumendosi maggiori rischi quando si è lontani dal momento di ritirare le somme. Riducendo via via il rischio avvicinandosi al momento del riscatto.

In sostanza investire nel comparto:

  • Crescita, fino ai 10 dal pensionamento;
  • Prudente, dai 10 ai 5 anni al pensionamento;
  • Garanzia, dai 5 anni in poi al pensionamento.

Resta ferma la piena discrezionalità di tale scelta e la possibilità di modificarla di anno in anno.

La regola ha una triplice finalità:

  • avvantaggiarsi della crescita di lungo periodo dei mercati azionari massimizzando i rendimenti;
  • preservare nel tempo il patrimonio accumulato investendo in un comparto di rischio proporzionato al tempo;
  • proteggere il lavoratore da “sorprese dell’ultimo momento” investendo in un comparto garantito che concede bassi rendimenti, ma protegge il risparmio in prossimità del pensionamento.

Istruzioni per l’uso: cosa fare quando il valore quota scende?

Quando il valore quota sale siamo tutti contenti e non prestiamo particolare attenzione alle sue oscillazioni. Viceversa, quando diminuisce, comprensibilmente, iniziamo a preoccuparci e a domandarci che fare.

Prima di agire bisogna pensare attentamente: si tratta dei nostri soldi e decisioni avventate potrebbero rivelarsi dannose.

Non ci stanchiamo mai di ribadire che lo scopo del fondo pensione è l’obiettivo previdenziale. Ovvero, la costruzione di una pensione integrativa a quella dell’INPS che, salvo casi particolari, riscatteremo una volta raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi necessari.

Ulteriore considerazione è che sul Fondo gli aderenti non posseggono soldi in senso stretto, ma quote. Per comodità i Fondi mostrano il controvalore in valuta. È importante tenere a mente che il numero di quote non varia in funzione del loro valore. Per questo motivo, se il valore della quota scende il controvalore in valuta diminuisce, ma la diminuzione rimane virtuale.
Fin quando rimane virtuale? Fino al momento in cui decidiamo di disinvestire (cioè riscattare) la nostra posizione. Disinvestire significa compiere un’operazione, sia essa un riscatto, un’anticipazione, un trasferimento o ancora un cambio comparto. Compiere una di queste operazioni in un momento in cui il valore quota è diminuito significa cristallizzare, rendere reali, le perdite dovute alla sua diminuzione.

Infine, ricordiamo che, come da esempio del Sig. Rossi, i versamenti nel Fondo sono periodici. Questa particolarità consente di attenuare naturalmente gli effetti delle oscillazioni del valore quota.

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Montagne “RUSSE”. L’andamento di Fondapi in questo particolare momento!

Il contesto macroeconomico

Dopo un periodo turbolento e inaspettato, come quello condizionato dall’emergenza sanitaria degli anni appena trascorsi, da ormai qualche settimana ciascuno di noi ha lo sguardo puntato sul conflitto russo-ucraino. La guerra, infatti, evoca scenari di incertezza ai quali non eravamo più abituati. E’ giusto, quindi analizzare l’andamento di Fondapi in questo particolare momento!

La perdita di vite è un prezzo troppo alto, al quale non avremmo voluto assistere!

Il forte impatto sui prezzi del mercato dell’energia, il repentino rialzo dei tassi e la politica di riduzione della liquidità da parte della BCE, fanno da cornice a scenari estremamente volatili che si ripercuotono sull’andamento dei comparti di investimento di Fondapi.

Ora, come in passato, è cruciale non lasciarsi guidare dall’emotività!

L’economia e la finanza richiedono calma e razionalità. Farsi prendere dall’emotività, in queste materie, conduce solo a disastri. È bene, quindi, agire con lungimiranza ed intelligenza; andando in primo luogo ad analizzare la propria tipologia di investimento: il Fondo pensione!   

In ogni periodo di incertezza il Fondo intensifica l’interlocuzione con i gestori finanziari per conoscere i possibili effetti sui portafogli di gestione. Consapevoli che nel mondo globalizzato nel quale viviamo non sia possibile evitare alcuni effetti depressivi, ma che sia certamente opportuno ragionare in una visione di medio – lungo periodo, che è la caratteristica saliente di un Fondo Pensione.

L’andamento di Fondapi

Se si osserva il grafico sottostante si vede che la gestione di tutti i comparti (con effetti diversi) ha subito nel tempo parziali riduzioni di valore che sono poi state recuperate in poco tempo.

Dal 2008 in poi gli effetti negativi di momenti difficili quali la crisi dei subprime, la crisi del debito in Europa e la pandemia, per citarne alcuni, sono stati mitigati dai successivi recuperi. (si veda anche la tabella con i rendimenti netti su base annuale dei singoli comparti presentata nella precedente newsletter)

Alla data dell’avvio del conflitto, dall’esame dei portafogli di gestione complessivi la presenza di titoli obbligazionari o azionari russi o ucraini era in dimensioni assolutamente trascurabili. Ben inferiore all’1%.  Gli stress test che regolarmente vengono effettuati per verificare la resilienza del portafoglio a scenari negativi o fortemente negativi mostrano una buona tenuta dei portafogli di gestione rispetto al mercato di riferimento.
L’attenzione nostra e dei gestori è, in ogni caso, ai massimi livelli.   

Meccanismi di tutela del proprio capitale

Rimaniamo convinti che il lavoratore deve sempre avere a mente alcuni concetti. Meccanismi impliciti di tutela dell’investimento pensionistico e, a tal proposito, vogliamo riportarvi alcune considerazioni:

  1. La composizione dei comparti di investimento di Fondapi è fortemente diversificata. Spazia su diversi mercati mondiali. E arriva in media al 50% di azioni solo nel caso del comparto Crescita (al 25% nel caso del Prudente, all’8% nel comparto Garanzia). Questo fa sì che i rendimenti complessivi subiscano delle riduzioni moderate rispetto alle riduzioni degli indici totali.
  2. L’obiettivo previdenziale: Il Fondo pensione, come noto, è uno strumento di risparmio di lungo periodo, che termina con il pensionamento del lavoratore e che, quindi, è ora in piena fase di costruzione.
  3. Ogni perdita registrata RIMANE VIRTUALE fino a che non disinvestiamo la nostra posizione accumulata attraverso la richiesta di un riscatto, un’anticipazione o un trasferimento.
    In quest’ottica cambiare comparto equivale, in termini finanziari, ad una liquidazione;
  4. Smobilizzare in un momento di decrescita, tutto o parte, il proprio capitale (agendo quindi d’impulso) si tradurrebbe in una perdita sicura;
  5. Attendere, invece, il recupero del valore quota può portare al rispristino della propria posizione e condurre poi a valori più elevati in futuro.

Con la crisi sanitaria dovuta al Covid-19, nei primi mesi del 2020 assistemmo ad una situazione simile. Il valore quota di tutti i comparti tra marzo e agosto era crollato, ma da settembre tornò a crescere e a novembre tutti gli iscritti avevano già recuperato le perdite registrate ad inizio anno.

  • Investimenti periodici: il fatto che i versamenti nel Fondo Pensione sono periodici consente di attenuare naturalmente gli effetti delle oscillazioni di mercato: si investe nel momento in cui le quotazioni sono alte e anche in quelle in cui sono ridotte con il risultato, nel lungo periodo, di ridurre le oscillazioni del valore di quota del vostro comparto di investimento.
  • Il contributo aziendale e i vantaggi fiscali di questo tipo di risparmio (Fondo pensione complementare) costituiscono ulteriori protezioni che attenuano significativamente le conseguenze economiche negative dei periodi turbolenti.

E allora cosa devo fare come iscritto?

In conclusione, riteniamo utile verificare che effettivamente il tempo che manca alla data di pensione sia congruo rispetto alle scelte adottate:

  • Mancano 5 anni alla pensione?  Il Comparto da preferire in un’ottica di tutela delle variazioni di quanto accumulato dovrebbe essere il GARANZIA (circa il 18% degli iscritti)
  • Mancano tra 5 e 10 anni alla pensione?  Il Comparto da preferire dovrebbe essere il PRUDENTE (circa 70% degli iscritti)
  • Mancano tra 10 e 15 anni, o più, alla pensione?  Il Comparto da preferire dovrebbe essere il CRESCITA (circa il 12% degli iscritti).

Certamente la scelta è vostra! Va temperata anche con le date delle possibili richieste di riscatto, anticipazione o trasferimento e con il profilo di ciascuno di voi (attitudine al rischio, risparmi personali, ecc..), ma è parte integrante della scelta di aderire alla Previdenza e va costantemente verificata.

Buona Previdenza a tutti!  

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Riflessioni sull’8 marzo: l’adesione femminile alla previdenza complementare

Oggi 8 marzo, rivolgendo un pensiero di auguri a tutte le donne, Fondapi vuole soffermarsi a riflettere sul tema dell’adesione femminile alla previdenza complementare.

Il gender gap e alcune sue cause

In Italia il gender gap previdenziale rimane ancora molto elevato. Sul totale degli iscritti alla previdenza complementare le donne sono solo poco più di un terzo. Eppure, sarebbero proprio loro che potrebbero avere maggiore bisogno di una copertura integrativa una volta raggiunta l’età pensionabile.

È, infatti, noto come l’importo medio delle pensioni in Italia risulti sensibilmente inferiore per le donne rispetto agli uomini.
Tra gli svariati fattori che possono concorrere a questa situazione elenchiamo i due principali:

  • Ricorso alla maternità
  • Ricorso al lavoro part-time

Situazioni queste che, riducendo o bloccando i versamenti previdenziali, inevitabilmente vanno ad abbattere l’ammontare della pensione finale. L’introduzione del metodo di calcolo contributivo ha posto, in questo senso, in drammatica evidenza il tema dell’adeguatezza della prestazione attesa in presenza di carriere lavorative discontinue e intermittenti.

La soluzione al gap di genere va, quindi, ricercata in un avanzamento della condizione lavorativa femminile attraverso misure e servizi volti a ridurre tali discontinuità, riconoscendo il fondamentale ruolo sociale della donna e il valore intrinseco della maternità.

Le proposte

Serve, quindi, la costruzione di un efficace ed efficiente sistema di “welfare” per l’infanzia e, più in generale, per le persone non autosufficienti. Bisogna, poi, collegare queste misure a una maggiore educazione finanziaria. L’effetto positivo non solo influirebbe sulla pensione di primo pilastro (INPS) e, anche, sulla pensione di secondo pilastro (complementare).

Inoltre, l’adesione femminile alla previdenza complementare permetterebbe di accantonare una somma rilevante per coprire alcuni buchi contributivi che potrebbero comunque verificarsi durante tutto l’arco della vita lavorativa!

A tal proposito, in conclusione, ricordiamo lo strumento introdotto con la legge di bilancio del 2017: la RITA. Acronimo di Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, consente ai lavoratori/lavoratrici rimasti inoccupati a pochi anni dalla pensione di ottenere una rendita che li traghetti in tranquillità verso la pensione.

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L’investimento sostenibile e il filtro ESG

Fondapi investe sostenibile dal 2008. Perché, e cosa comporta questa scelta?

In questo articolo parleremo:

  • di cosa sono l’investimento sostenibile e il filtro ESG;
  • di come Fondapi investe il capitale a sua disposizione;
  • del caso dell’Anadarko Petroleum.

Partiamo dalle basi: l’investimento sostenibile e il filtro ESG

L’investimento sostenibile mira a creare valore non solo per l’investitore, ma anche per la società nel suo complesso. È una strategia di medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni, oltre all’analisi finanziaria delle stesse integra l’analisi ESG. Acronimo inglese per Enviromental, Social and Governance.

L’applicazione rigorosa dell’analisi ESG può portare a migliorare i rendimenti del proprio investimento, vediamo come!

E
I criteri ambientali esaminano come l’azienda contribuisce alle sfide ambientali, di anno in anno più gravose, e le sue performance in tal senso. Viene, quindi, analizzato quanto l’impresa è attenta alle proprie esternalità negative.

S
I criteri sociali vanno ad analizzare il modo in cui l’impresa tratta le persone all’interno della sua stessa organizzazione. Quindi l’attenzione si focalizza sui temi delle pari opportunità, di sane condizioni di lavoro e più in generale della gestione del proprio capitale umano.

G
Infine, i criteri di governance servono per valutare come l’azienda è amministrata. I principali che annoveriamo sono la remunerazione dei dirigenti, le strategie e le pratiche fiscali.

L’assunto fondamentale di questa analisi è molto semplice. Le imprese hanno maggiori probabilità di successo, e quindi di crescita, se la ricchezza – intesa in senso lato – che generano è allargata e diffusa ai loro dipendenti, alla società in generale e all’ambiente nel quale operano.

foresta di bamboo verde che richiama la sostenibilità e L'INVESTIMENTO SOSTENIBILE E IL FILTRO ESG

Fondapi ha selezionato ECPI, un provider di benchmark, che individua diversi indicatori. Ognuno dei quali assegna un punteggio sui temi ambientali, sociali e di governo dell’impresa (ESG).
La sommatoria di questo punteggio va a comporre il rating finale dell’azienda oggetto di analisi.

Un caso studio: ANADARKO PETROLEUM

La Anadarko Petroleum era una della più grandi società nel campo dell’estrazione di idrocarburi.
Nel maggio del 2014, a seguito di accuse, multe e patteggiamenti per la violazione di diverse leggi in materia Ambientale e di Trasparenza, ECPI la declassò al rating F non consentendo ai gestori finanziari di Fondapi di investire nel titolo.

Nel novembre dello stesso anno il tribunale americano condannò, infine, la società a pagare una multa da 5,5 miliardi di dollari. L’intera cifra servì per rimediare ai danni da inquinamento che la stessa aveva causato. Come potete immaginare il titolo, quotato nella borsa di New York, crollò, sottoperformando del 14% l’indice S&P 500. (L’S&P500 è uno dei principali indici mondiali e replica la performance delle 500 più grandi aziende quotate nelle borse statunitensi)

Il caso dell’Andarko Petroleum, compagnia che fatturava svariati miliardi all’anno, è esemplificativo di come il filtro ESG possa salvare, chi investe, da pericolosi crolli di valore delle imprese. Infine, consente ai gestori di investire solo nelle aziende più meritevoli che, come si è detto precedentemente, hanno a cuore le questioni ambientali sociali e di buona governance.  

La politica di impegno per l’investimento responsabile e sostenibile

Introdotta nel 2008 questa pratica ha permesso a Fondapi di ridurre il rischio di incorrere in investimenti dannosi. L’analisi extra-finanziaria porta, infatti, alla luce i cosiddetti rischi reputazionali e regolamentari, che avranno un impatto sulla capacità futura dell’azienda di affrontare il mercato in maniera ottimale.

Per coloro che fossero interessati ad approfondire questi temi, rimandiamo al documento “La Politica di Impegno“. Redatto in osservanza del Decreto Legislativo 10 maggio 2019 n.49 di recepimento della direttiva (UE) 2017/828 (cosiddetta Shareholder Rights Directive II).

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Rendimenti Fondapi: tra i migliori dei fondi negoziali

Il 2021 si chiude evidenziando gli ottimi risultati raggiunti dalla gestione finanziaria di Fondapi e da tutti coloro che hanno scelto di aderire alla previdenza complementare di FONDAPI.

Risultati eccezionali

In gennaio abbiamo pubblicato una newsletter che evidenziava i rendimenti finanziari dei nostri comparti, e il confronto con la semplice rivalutazione del TFR in azienda. (clicca qui per la newsletter di gennaio 2022) Oggi siamo a celebrare risultati nel lungo periodo davvero apprezzabili. Se mettiamo insieme tutti i fondi contrattuali (32 fondi pensione) e li dividiamo in 4 parti ordinando in relazione ai risultati ottenuti, FONDAPI fa parte del gruppo di testa (primo quartile) per tutte le scadenze! Nel 2021, negli ultimi 3, 5 e 10 anni!!

Davvero un risultato di cui andare orgogliosi: è la forza di un impianto di gestione che regolarmente viene, analizzato, monitorato, corretto. Infatti, prima di procedere al rinnovo dei mandati si dà la chance di rimanere solo ai migliori. Quando necessario, se i gestori non rispecchiano le attese, vengono allontanati. (È successo due volte in circa 20 anni)

Il confronto con altri fondi negoziali

Riportiamo di seguito i rendimenti finanziari dei nostri comparti (FONDAPI) nel 2021, e negli ultimi 3, 5, e 10 anni (media rendimenti), in confronto con il rendimento medio dei comparti dei fondi pensione simili a quelli di FONDAPI[1]

Riportiamo di seguito i rendimenti finanziari dei nostri comparti (FONDAPI) nel 2021, e negli ultimi 3, 5, e 10 anni (media rendimenti), in confronto con il rendimento medio dei comparti dei fondi pensione simili a quelli di FONDAPI. ATTENZIONE: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri.

gli ottimi risultati raggiunti dalla gestione finanziaria di Fondapi
* ATTENZIONE: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri

Gli ottimi risultati raggiunti dalla gestione finanziaria di Fondapi non possono che confortarci. Riflettono l’impegno e la costanza degli uffici finanza dei gestori finanziari, dell’Advisor finanziario, della banca depositaria per i suggerimenti, le cure, i controlli.

L’attuale crisi geopolitica

Gli effetti dell’attuale crisi geopolitica mondiale, dell’inflazione dovuta alla difficoltà nel reperire le materie prime e dell’aumento dei prezzi dell’energia e del gas si stanno già facendo sentire sui principali indici finanziari mondiali e ci obbligano a porre una sempre maggiore attenzione. A verificare le aree di rischio e a valutare tutte le possibili azioni correttive. Diventa, quindi, di primaria importanza tenere in considerazione due questioni centrali:

  1. L’obiettivo del fondo pensione si misura su un orizzonte di medio e lungo periodo. Anche se si verificano dei periodi negativi in termini di rendimento, l’attenzione deve sempre essere focalizzata su intervalli di tempo medi elevati (almeno 8 anni). In questo lasso di tempo minimo il saldo tra rendimenti e perdite segna, come visto in precedenza, risultati storicamente positivi.
  2. In più di 20 anni di gestione abbiamo attraversato molte crisi mondiali. Ne stiamo attraversando un’altra e, purtroppo, ne attraverseremo altre ancora. L’attenzione dei gestori, unita ad investimenti progressivi e continuativi da parte degli iscritti (piano di accumulo), stemperano l’effetto della scelta del tempo di ingresso e, alla fine, riducono l’effetto “otto volante”.

Non sarà facile ma supereremo anche questo periodo, la nostra attenzione è massima.  

Clicca qui per scaricare la versione stampabile


[1] Elaborazione Prometeia su dati pubblici Fondi Pensione Negoziali (Fondi Pensione Negoziali). Il confronto avviene sulla base dei rendimenti (da valori quota) dei 3 comparti di FONDAPI rispetto a quello medio dei comparti di Fondi Pensione Negoziali omogenei. Il confronto è fatto sulla base delle classificazioni Covip utilizzate per la redazione della nota informativa.

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Le scelte di oggi, i ricavi di domani!

Rendimenti dei comparti d'investimento garanzia, prudente e crescita di Fondapi per l'anno 2021! Volano il Prudente e il Crescita

All’interno dell’articolo analizzeremo:
– i rendimenti dei comparti di investimento di Fondapi nel 2021;
– lo scenario macroeconomico attuale;

Dopo i difficili mesi del 2020, caratterizzati dalla forte recessione dovuta alla crisi sanitaria, il 2021 è stato l’anno della ripresa e si è concluso con un forte rimbalzo in positivo per l’economia mondiale.

Il successo delle vaccinazioni e le politiche fiscali di sostegno… clicca qui per continuare a leggere!

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Avviso chiusura periodo natalizio

Augurando a tutti gli aderenti felici e serene festività cogliamo l’occasione per informare che il nostro centralino non sarà attivo dal 24 dicembre al 7 gennaio compresi.

Chiusura per periodo natalizio Fondapi

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A tutti gli iscritti del Comparto GARANZIA

Gentili aderenti,

comunichiamo che a partire dal 01/01/2022 sarà avviata la nuova convenzione per la gestione del Comparto Garanzia.

Per tutti i dettagli in merito a tale aggiornamento, vi invitiamo a leggere il comunicato cliccando qui

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Chiusura estiva degli uffici

Gli uffici di Fondapi resteranno chiusi per tutto il mese di agosto. 
La posta e tutte le richieste che perverranno in qualsiasi modalità (es: e-mail, PEC, fax, area privata) durante questo periodo saranno prese in carico alla riapertura degli uffici.

Il centralino telefonico riaprirà il 1 settembre.

All’interno del sito ricordiamo che lavoratori ed aziende possono reperire importanti informazioni:

– le aziende all’interno della circolare operativa disponibile cliccando direttamente qui;

– i lavoratori all’interno della sezione “Domande e risposte”. Inoltre hanno la possibilità di scaricare la APP di Fondapi disponibile per smartphone e tablet Android e Apple/IOS.

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