La Previdenza Complementare è una garanzia per il tuo futuro, ma abbiamo pensato anche a delle garanzie per il tuo presente da aderente.
Si. Se hai già un fondo pensione devi comunicarlo nell’apposito spazio e allegare la scheda “I costi” di quel fondo firmata su ogni pagina. Questo è voluto dall’Ente di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) per far si che tu prenda visione dei costi del tuo precedente fondo e li possa confrontare con i costi di Fondapi.
ATTENZIONE: dichiarare di possedere già un fondo pensione non comporta l’attivazione della richiesta di trasferimento. Se vuoi chiedere il trasferimento visita l’apposita sezione qua sotto.
Per variare l‘aliquota di contribuzione o sospendere la contribuzione a proprio carico (consapevole che la sospensione determina il mancato diritto al riconoscimento del contributo del datore di lavoro) è necessario stampare, compilare ed inviare in originale a Fondapi il modulo di richiesta “variazione aliquota di contribuzione” o di “sospensione della contribuzione” reperibili sul sito www.fondapi.it alla sezione “moduli“. L’iscritto ha facoltà di chiedere in qualsiasi momento di modificare o di sospendere la sua aliquota di contribuzione nelle modalità indicate. Non è possibile variare l’aliquota al di sotto del valore minimo previsto dal contratto di riferimento (si veda la nota informativa dove sono specificate le aliquote minime per ogni contratto).
Fondapi trasmette ogni anno la comunicazione periodica. Segnaliamo, che la “Comunicazione periodica agli iscritti” non ha alcuna rilevanza fiscale ma soltanto informativa. Per il 730 dovrà presentare la CU che viene fornita dal datore di lavoro, nella quale l’azienda riporta i contributi versati a previdenza complementare (in questo caso versati a Fondapi) che vanno semplicemente trascritti nella casella indicata nel modello 730 , se viene presentato. Ogni mese in busta paga i versamenti contributivi a Fondapi vengono dedotti e quindi diminuiscono l’imponibile sul quale lei paga l’IRPEF; in questo modo le viene riconosciuto un vantaggio fiscale nella fase di accumulo.
Si, è possibile. In gergo si tratta di un “contributo una tantum“. Per effettuarlo ti basta seguire la procedura da Area riservata. Devi recarti alla sezione “CONTRIBUZIONE” e cliccare su “effettua un versamento volontario“. Infine, eseguire il bonifico come da indicazioni a schermo.
Certo, se il totale di tutti i versamenti effettuati a Fondapi nell’anno, con la sola esclusione delle somme imputabili a TFR, non superano i 5.164,57 euro annui o addirittura 7.746,86 euro annui per i lavoratori assunti dopo l’1 gennaio 2007 come dettagliatamente illustrato nella seguente circolare dell’Agenzia delle Entrate: Istruzioni. Una volta effettuato il versamento diretto (senza passare attraverso il datore di lavoro) a Fondapi, sarà cura del Fondo Pensione trasmettere all’Anagrafe Tributaria gli estremi del versamento. In questo modo, il lavoratore che ha effettuato un versamento volontario troverà tale versamento direttamente nel Mod. 730 precompilato dell’anno di imposta di riferimento; in ogni caso, qualora l’iscritto avesse bisogno di scaricare la Certificazione Fiscale attestante il versamento effettuato, sarà sufficiente accedere alla propria Area riservata e recarsi nella sezione “DOCUMENTI”.
Nel caso in cui il versamento una tantum viene effettuato per il tramite del datore di lavoro, sarà cura del datore stesso inserire il versamento nella CU relativa ai redditi da lavoro dipendente dell’anno di riferimento.
No, ma bisogna considerare che se tutte le voci contributive versate nell’anno a Fondapi – ad esclusione delle somme maturate a titolo di TFR – superano le soglie di deducibilità, sarà necessario comunicare a Fondapi la parte eccedente.
Puoi ricorrere al Fondo di garanzia INPS.
E’ stato istituito presso l’INPS un apposito Fondo di Garanzia, le cui modalità di intervento sono disciplinate dalla Circolare INPS n. 23 del 22 febbraio 2008 (modulistica sul sito www.inps.it ). Questo fondo si sostituisce al datore di lavoro nel pagamento del Tfr, dei contributi del lavoratore e del datore di lavoro al Fondo pensione al verificarsi di situazioni di insolvenza legate a procedure concorsuali quali fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria.
Tutti coloro i quali abbiano una posizione ancora aperta nel Fondo possono quindi ottenere la restituzione delle somme non versate dal datore di lavoro se sopraggiunge uno degli eventi indicati.
Devi chiedere a Fondapi la compilazione del modulo PPC/FOND o modulo SR98 per posta, per posta elettronica o per fax.
Devi allegare alla richiesta il modulo PPC/CUR che ti sarai fatto rilasciare dal curatore fallimentare oppure la domanda di insinuazione al passivo con la relativa ammissione allo stato passivo.
PPC/CUR , se è in tuo possesso.
Il modulo PPC/CUR viene fatto rilasciare dal curatore fallimentare . oppure
la domanda di insinuazione al passivo con la relativa ammissione allo stato passivo.
o, altrimenti, compilare in ogni parte il MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE presente sul sito.
Con esso dichiari che i periodi indicati dall’INPS corrispondono a quelli nei quali eri iscritto a Fondapi.
Si, in accordo con l’azienda lo puoi fare. Per concretizzare tale volontà sarà necessario stampare e trasmettere a Fondapi il modulo “Conferimento TFR pregresso” che dovrà essere compilato e sottoscritto sia dal lavoratore che dall’azienda. Sarà poi cura dell’azienda versare a Fondapi i contributi indicati nel modulo secondo le modalità operative previste dal Fondo.
Tra i privilegi degli iscritti alla previdenza complementare vi è la possibilità di versare il premio di produzione direttamente sul proprio fondo pensione. Tale operazione oltre ad incrementare la propria pensione integrativa con una voce retributiva aggiuntiva presenta anche degli enormi vantaggi fiscali:
1. Aumento deducibilità fiscale: il premio di risultato versato sul fondo pensione è deducibile fino a € 3.000 oltre al tetto ordinario dei € 5.164,57 all’anno.
2. Esenzione fiscale del premio: i premi di risultato versati sul fondo pensioni hanno una tassazione nulla al momento della prestazione pensionistica integrativa.
3. Risparmio dell’imposizione fiscale contributiva: quando il premio di risultato è convertito direttamente in denaro l’azienda ha l’obbligo di versare un contributo all’INPS pari al 9,19% per fini previdenziali. Se il premio viene versato direttamente sul fondo pensione l’azienda è esente da tale contributo.
I contributi vengono sempre inseriti nel cedolino paga.
Le voci sono: “contributo lavoratore Fondapi”, “contributo azienda Fondapi” e “quota TFR a fondi”.
Inoltre, Fondapi mette a disposizione degli aderenti un’Area riservata dove verificare i contributi che l’azienda effettua per loro conto. L’aderente può così verificare che quanto scritto in busta paga risulti poi effettivamente versato
Fondapi tramite una procedura periodica sollecita le aziende inadempienti ad espletare gli obblighi previsti. L’azienda che aderisce a Fondapi, inoltre, quando accede al programma di invio delle distinte, legge in prima pagina tutte le anomalie riconosciute dal sistema. L’iscritto è tenuto a verificare comunque la corrispondenza tra le somme trattenute per la previdenza e quelle versate verificando i dati inseriti in busta paga. Quindi se hai dubbi chiedi alla tua azienda. Se la riposta non ti soddisfa prova a fare dei confronti con altri colleghi iscritti a Fondapi, e se hai ancora dubbi rivolgiti alle rappresentanze per un consiglio.
I contributi, di norma, vengono versati bimestralmente. Fondapi richiede alle aziende di versare entro e non oltre la terza settimana di ogni mese dispari. Se ti sei iscritto da poco e ancora non vedi il tuo primo contributo non ti allarmare, potrebbe essere normale. Verifica che sia riportato in busta paga e ricontrolla dopo qualche settimana.
I comparti sono le linee d’investimento con differenti profili di rischio e di rendimento che Fondapi mette a disposizione dei suoi aderenti. Ogni comparto è studiato per soddisfare le esigenze di un macro gruppo di aderenti con caratteristiche simili. Le contribuzioni degli aderenti saranno investite sul comparto da loro indicato in fase di adesione.
I comparti sono classificati in base alle seguenti categorie:
garantiti – che offrono una garanzia di restituzione del capitale versato al verificarsi di determinati eventi;
obbligazionari (puri e/o misti) – a seconda che investano esclusivamente o principalmente in obbligazioni;
azionari investono solo o principalmente in azioni;
bilanciati che in linea di massima investono in azioni e in obbligazioni nella stessa percentuale.
Il comparto Garanzia di Fondapi è un comparto garantito.
Il comparto Prudente è un comparto obbligazionario misto.
Il comparto Crescita è un comparto bilanciato.
Per maggiori dettagli visita la pagina dedicata!
Trovi tutte le informazioni dettagliate all’interno della Nota informativa, nella sezione “Le opzioni di investimento“.
Il documento è reperibile alla sezione del sito “Documentazione e Normativa”
Il valore quota è il prezzo delle quote possedute da Fondapi. Questo prezzo varia di mese in mese in base all’andamento dei titoli presenti in ogni comparto d’investimento.
A cosa serve?
Serve a valorizzare e trasformare in un rendimento le somme che gli aderenti a Fondapi versano sulla loro posizione. In particolare, con i versamenti ricevuti Fondapi acquista un certo numero di quote (in base al loro valore) che poi redistribuisce a tutti gli aderenti in proporzione a quanto ognuno ha versato.
Il valore quota di ogni comparto viene pubblicato mensilmente verso la metà del mese.
L’ultimo valore pubblicato si riferisce sempre al mese precedente.
Ad es. il valore quota di luglio è calcolato e reso pubblico ad agosto.
I gestori finanziari sono scelti da Fondapi attraverso un bando pubblico. Le loro performance sono costantemente monitorate e se l’andamento del gestore non soddisfa le aspettative Fondapi ha la possibilità di “licenziarlo” indicendo un nuovo bando pubblico.
I gestori di Fondapi sono:
PIMCO Europe GmbH
BNP PARIBAS ASSET MANAGEMENT FRANCE
EURIZON CAPITAL SGR
DWS INT GMBH
UNIPOLSAI Assicurazione spa con delega per la parte azionaria a J.P.Morgan A. MGMT Ltd
Ogni gestore è specializzato in determinate asset class.
La strategia di investimento azionaria viene definita per ogni singolo comparto contestualmente all’impostazione della politica d’investimento.
In tale sede viene peraltro definito, l’orizzonte medio di permanenza degli aderenti nel comparto e il differente profilo di rischio che si intende attribuire al singolo comparto. Sulla base della suddetta analisi delle passività viene definito il mix delle varie asset class, che tiene pertanto conto del contributo che, ogni singola componente e in particolare quella azionaria, può fornire al conseguimento di risultati adeguati rispetto agli obiettivi del comparto.
Le asset allocation così definite sono valutate sulla base di un’analisi che mira a verificare che gli orizzonti temporali finanziari di ogni comparto, necessari a raggiungere gli obiettivi di rendimento target siano compatibili con gli orizzonti temporali delle passività. La politica d’investimento viene sottoposta a verifica di adeguatezza con cadenza almeno triennale ovvero ogni qualvolta se ne rilevi la necessità.
Per maggiori dettagli visionare il documento:
Strategia sull’investimento azionario disponibile alla pagina “Documentazione e normativa“.
Per il dettaglio ti consigliamo di prendere visione della Scheda “Le opzioni di investimento” presente nella sezione del sito “Documentazione e normativa“.
Per ogni comparto sono specificati i benchmark, le aree geografiche e la asset allocation.
Certo. Si può modificare il comparto una volta ogni 12 mesi.
Per modificare la tua scelta di investimento recati nella tua Area riservata alla sezione “INVESTIMENTO”.
Qui è disponibile la guida completa: Guida alla variazione del comparto.
La scelta del comparto, in fase di adesione è gratuita.
Il primo cambio comparto è gratuito.
Dal secondo cambio in poi viene applicato un costo pari a 10€. La somma viene automaticamente trattenuta dal montante dell’aderente. Non bisogna, e non richiesto, procedere con alcun tipo di pagamento manuale.
La nuova scelta viene registrata automaticamente. Per l’effettivo cambio, invece, bisogna attendere la pubblicazione del valore quota relativo al mese della richiesta.
N.B. I cambi comparto effettuati entro il 15 del mese prendono il valore quota del mese stesso.
Ad esempio: un cambio comparto richiesto entro il 15 gennaio verrà formalmente concluso nella seconda metà di febbraio con la pubblicazione del valore quota di gennaio.
Un cambio comparto richiesto il 16 gennaio verrà elaborato con il valore quota di febbraio che sarà disponibile solo nella seconda metà di marzo.
Si. Nella scelta del fondo pensione e nella scelta del comparto di investimento bisogna valutare anche i costi della gestione finanziaria. Sebbene essi non siano direttamente a carico dell’aderente (per chiarimenti vedere la sezione Costi del supporto) comunque hanno un effetto sui rendimenti del comparto.
L’Ente di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) stima un ISC (Indicatore Sintetico Costi) del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione di circa il 18% (ad esempio, lo riduce da 100.000 euro a 82.000 euro).
Si. Fondapi sia all’interno dell’Area riservata sia all’interno del sito pubblico mostra il valore dei rendimenti al netto dei costi di gestione e della tassazione fiscale sui rendimenti
No. Fondapi attualmente non abilita la suddivisione della posizione su più comparti contemporaneamente.
Devi avere otto anni di iscrizione alla previdenza complementare per acquisto prima casa, ristrutturazione prima casa, ulteriori esigenze non motivate, mentre anche prima degli otto anni puoi richiedere un’anticipazione per spese sanitarie gravi.
In Area riservata, alla sezione “ANAGRAFICA” è riportata la data di prima adesione alla previdenza complementare. Inoltre, se ti rechi alla sezione “ANTICIPI” puoi vedere per quali causali puoi richiedere un anticipo e
No! Ricordati che per qualunque delle 4 causali è necessario che l’importo da te richiesto sia almeno di € 1000 in su. Per richieste inferiori a tale somma Fondapi non eroga anticipazioni. L’importo che vorrai richiedere dovrà essere documentato nel modo previsto dal documento sulle anticipazioni che trovo sul sito nella sezione –Moduli.
Entro e non oltre 90 giorni dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutta la documentazione necessaria. Se la richiesta risulta incompleta, il termine di 90gg. decorrerà dal completamento della stessa.
In questo caso la tua richiesta rimane sospesa fino alla liberatoria della finanziaria e il termine di 90 giorni decorrerà dalla data in cui sarà pervenuta al Fondo la risposta della finanziaria. Per maggiori informazioni leggi il nostro articolo.
Fino al 75% della posizione maturata al momento della richiesta. Ricordati che questa percentuale è lorda e devi considerare che su di essa ti verrà applicato il 23% di tasse che Fondapi verserà per te al fisco. Poi Fondapi ti rilascerà il CUD.
Fino al 75% teorico della posizione maturata al momento della richiesta. Ricordati che la somma richiesta va verificata con la somma effettivamente documentata e che questa percentuale è lorda e devi considerare che su di essa ti verrà applicato il 15% di tasse (sei sei un iscritto post 2007) che Fondapi pagherà per te al fisco. Poi Fondapi ti rilascerà il CUD che ti sarà inoltrato successivamente.
Puoi chiedere fino al 30% della posizione accumulata nel momento in cui presenti la richiesta. Ricorda che questa percentuale è lorda e che su di essa ti verrà applicata una tassazione del 23% che Fondapi pagherà per te al fisco. Poi Fondapi ti invierà il CUD.
Il riscatto totale dal fondo pensione è la chiusura e la liquidazione del 100% della posizione individuale maturata presso il fondo pensione prima del raggiungimento del requisito del pensionamento. Fondapi permette anche la possibilità di riscatto parziale in misura (pari all’80%).
Questi due tipi di riscatto prevedono la conclusione anzitempo del percorso previdenziale integrativo e sono richiedibili al verificarsi di alcune condizioni come il licenziamento, le dimissioni, ecc…
La prestazione pensionistica è, invece, richiedibile a partire dalla data di pensionamento e prevede tra le altre cose l’accesso alla tassazione agevolata tra il 15% e il 9%.
Se la nuova azienda applica un CCNL diverso da quelli che prevedono Fondapi, volendo, puoi chiedere il riscatto totale o parziale.
Tieni presente, però, che con la richiesta di riscatto totale interrompi il conteggio degli anni di iscrizione utile a ottenere la tassazione più vantaggiosa al momento del pensionamento.
Fondapi consiglia, quindi, di valutare o il trasferimento sul nuovo fondo di categoria o il mantenimento della posizione già in essere.
Si, è possibile richiedere il riscatto dalla propria posizione direttamente dall’Area riservata.
Fare questa scelta velocizza di molto la pratica ed evita di dover spedire fisicamente il modulo cartaceo con le firme originali.
Inoltre, essendo la procedura guidata è molto più difficile incorrere in errori di compilazione.
No. Fondapi non applica penali in caso di riscatto prima del pensionamento.
Devi allegare:
– copia del documento di identità;
– C2 storico (rilasciato dal centro per l’impiego della tua regione (necessario solo se l’azienda non ha caricato a sistema la variazione del tuo stato contributivo);
– Attestazione della banca che l’intestatario del C/C è effettivamente l’aderente (basta uno screenshot o un documento con intestazione conto con codice iban e nome intestatario).
Ricorda che da Area riservata (sezione ANAGRAFICA) puoi sempre verificare se la tua azienda ha comunicato di aver interrotto il rapporto di lavoro in essere con te.
Nel caso non l’avesse già comunicato chiedi che ciò avvenga in tempi rapidi.
Le modalità sono indicate nell’intestazione della prima pagina di ciascun modulo.
Ricorda che se utilizzi la funzionalità di riscatto online da Area riservata non devi procedere alla spedizione del modulo in quanto la tua richiesta verrà subito inserita a sistema
Dal ricevimento della documentazione completa e corretta trascorrono in media 70-80 giorni.
No. Il diritto alla tassazione agevolata tra il 15% e il 9% spetta solo agli aderenti con più di 5 anni di iscrizione alla previdenza complementare.
In ogni caso, per riscattare, puoi attendere il quinto anno e ottenere così la tassazione agevolata del 15%.
Se vuoi puoi rimanere iscritto e non procedere alla richiesta di liquidazione.
Ogni anno, inoltre, può decidere di contribuire con versamenti volontari da conto corrente per beneficiare della deducibilità fiscale fino a 5.164€.
Tieni presente che Fondapi continuerà ad applicare i consueti costi di gestione e di associazione.
In qualsiasi momento, presentando opportuna richiesta, potrai chiedere la liquidazione per pensionamento.
No. Per presentare domanda devi già essere in pensione. Devi, quindi, attendere il giorno successivo al pensionamento.
Devi allegare:
– copia del documento di identità;
– ECOCERT o, in alternativa, il modulo TE08 sempre rilasciato dall’INPS;
– Attestazione della banca che l’intestatario del C/C è effettivamente l’aderente (basta uno screenshot o un documento con intestazione conto con codice iban e nome intestatario).
Il valore che ti verrà erogato sarà già al netto della tassazione sostitutiva IRPEF.
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (o RITA) consiste nell’erogazione frazionata riconosciuta dal fondo pensione prima del raggiungimento dell’età pensionabile, in presenza di determinati requisiti.
Questa prestazione tutela l’aderente in caso di cessazione del rapporto di lavoro, per l’arco di tempo che intercorre tra il momento della richiesta e il compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.
Nello specifico, la RITA è uno strumento molto utile per quei lavoratori che:
perdono il lavoro a pochi anni dall’età pensionabile;
hanno bisogno di sostenere finanziariamente una fase della vita in cui si è difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro.
Puoi richiedere la RITA esclusivamente se sei in possesso di determinati requisiti, che indichiamo di seguito:
(1) cessazione dell’attività lavorativa;
(2) un’anzianità contributiva di almeno 20 anni, con riferimento ai contributi versati alla previdenza obbligatoria (INPS o casse professionali);
(3) l’età per la pensione di vecchiaia deve essere raggiunta entro i 5 anni successivi la cessazione dell’attività lavorativa;
(4) devono mancare più di 6 mesi all’ottenimento del requisito pensionistico; (5) partecipazione a qualsiasi forma di previdenza complementare, dunque anche ad un fondo pensione, da almeno 5 anni.
La RITA riguarda, inoltre, i lavoratori disoccupati da più di 24 mesi, a cui manchino non più di 10 anni dalla pensione di vecchiaia, secondo quanto previsto dal regime pensionistico obbligatorio di appartenenza.
Insieme al modulo devi inviare:
Copia di un documento di identità in corso di validità;
Certificazione rilasciata dall’INPS comprovante il possesso del requisito contributivo di almeno 20 anni nei regimi obbligatori qualora si richieda la RITA nei 5 anni antecedenti la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia;
Attestazione del periodo di inoccupazione superiore a 24 mesi (ad esempio la certificazione centro per l’impiego), qualora si richieda la RITA nei 10 anni antecedenti la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Si, se hai cambiato lavoro e il nuovo CCNL ha come fondo di categoria Fondapi puoi chiedere al tuo vecchio fondo di trasferire il tuo capitale su Fondapi.
Se il tuo vecchio fondo è un fondo di categoria e vuoi cambiare perché la nuova azienda applica un diverso CCNL che, invece, prevede Fondapi puoi chiedere il trasferimento da subito.
Se, invece, il tuo vecchio fondo è un fondo aperto o un P.I.P per chiedere il trasferimento devono essere trascorsi almeno 2 anni dall’apertura del fondo aperto/P.I.P.
No. Prima di chiedere il trasferimento del tuo vecchio fondo devi aderire. Solo dopo che ti avremo avvisato del buon fine dell’adesione potrai eseguire il trasferimento verso Fondapi.
No. Non vengono persi. Con il trasferimento il tuo vecchio fondo ci fornisce, oltre al versamento del denaro, tutte le informazioni rilevanti circa il tuo percorso con loro. Avremo, quindi, notizia della tua prima data di adesione e provvederemo ad aggiornare la tua anagrafica.
Certo. Prima devi iscriverti al nuovo fondo, quindi potrai richiedere il trasferimento verso di esso.
Ricorda che se chiedi il trasferimento prima di esserti iscritto il nuovo fondo negherà l’autorizzazione al trasferimento e dovrai ripetere la procedura da capo
Nella sezione del sito di fondapi.it “tutti i moduli” è presente il link per accedere alla richiesta del trasferimento.
Per aiutarti nella compilazione dietro al modulo sono fornite le istruzioni.
Si perfezionerà nel termine massimo di 6 mesi dalla data in cui è pervenuta presso Fondapi idonea richiesta di trasferimento. E’ essenziale che prima di richiedere il trasferimento al Fondo A si effettui l’adesione al Fondo B verso il quale si vogliono trasferire le somme altrimenti la procedura prenderà più tempo del necessario perché i Fondi attenderanno la sua regolarizzazione presso il Fondo B!
No. Se sei rimasto contento e soddisfatto della nostra gestione puoi mantenere Fondapi aperto e non procedere per forza al trasferimento. Potrai valutare di effettuare questa operazione in un secondo momento. Quando lo riterrai più opportuno.
Considera però, che se vorrai continuare il tuo percorso con la previdenza complementare dovrai comunque iscriverti al nuovo fondo. Essendo Fondapi un fondo chiuso non possiamo ricevere versamenti da aziende che non applicano uno dei CCNL previsti.
Tutto il tempo che ritieni ti sia utile. Nel frattempo continueremo a gestire la tua posizione normalmente.
Per ottenere l’ISEE devono essere forniti i dati sui redditi di tutti i componenti del nucleo familiare relativi al secondo anno precedente la richiesta. La posizione previdenziale presso Fondapi (o altri fondi) NON rientra tra i dati da fornire.
Si, questo è l’unico caso! Una volta raggiunto il pensionamento, l’aderente che ha optato per la prestazione pensionistica in rendita deve riportare “le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita comprese nel maturato dal 1° gennaio 2007” nel quadro FC8 della DSU (Redditi, trattamenti e spese). Nelle istruzioni INPS per la compilazione della DSU è poi specificato che “Non devono essere indicate le prestazioni erogate dai fondi pensione sotto forma di capitale”.
Se nel corso dell’anno passato non hai effettuato versamenti direttamente dal tuo conto corrente ti basta consegnare la Certificazione Unica che ti ha consegnato verso marzo la tua azienda.
Certo, se il totale di tutti i versamenti effettuati a Fondapi nell’anno, con la sola esclusione delle somme imputabili a TFR, non superano i 5.164,57 euro annui o addirittura 7.746,86 euro annui per i lavoratori assunti dopo l’1 gennaio 2007 come dettagliatamente illustrato nella seguente circolare dell’Agenzia delle Entrate: Istruzioni. Una volta effettuato il versamento diretto (senza passare attraverso il datore di lavoro) a Fondapi, sarà cura del Fondo Pensione trasmettere all’Anagrafe Tributaria gli estremi del versamento. In questo modo, il lavoratore che ha effettuato un versamento volontario troverà tale versamento direttamente nel Mod. 730 precompilato dell’anno di imposta di riferimento; in ogni caso, qualora l’iscritto avesse bisogno di scaricare la Certificazione Fiscale attestante il versamento effettuato, sarà sufficiente accedere alla propria Area riservata e recarsi nella sezione “DOCUMENTI”.
Nel caso in cui il versamento una tantum viene effettuato per il tramite del datore di lavoro, sarà cura del datore stesso inserire il versamento nella CU relativa ai redditi da lavoro dipendente dell’anno di riferimento.
No, ma bisogna considerare che se tutte le voci contributive versate nell’anno a Fondapi – ad esclusione delle somme maturate a titolo di TFR – superano le soglie di deducibilità, sarà necessario comunicare a Fondapi la parte eccedente.
Le prestazioni pensionistiche maturate a partire dal 1 gennaio 2007 sono tassate con un’unica aliquota che sarà al massimo del 15%, ma che può scendere fino al minimo del 9%. Infatti, a partire dalla data di prima iscrizione, per ogni anno di iscrizione successivo al quindicesimo l’aderente ha diritto ad uno sconto fiscale pari allo 0,3%.
Ad esempio, se l’aderente va in pensione il sedicesimo anno di iscrizione la tassazione IRPEF sarà pari al 14,7%.
No. I rendimenti vengono già tassati anno per anno e, quindi, al momento del pagamento della prestazione pensionistica questi saranno erogati senza ulteriori tassazioni. Fondapi, inoltre, all’interno dell’area riservata, mostra il valore del rendimento già al netto della tassazione.
Sì, i contributi versati al fondo pensione, a favore di un familiare, entrano nel limite di deducibilità massimo di 5.164,57 € in capo allo stesso aderente.
ATTENZIONE: il limite di deducibilità rimane sempre di 5.164,57€.
I versamenti direttamente trattenuti dalla busta paga a titolo di contribuzione lavoratore e i versamenti aggiuntivi dell’azienda a titolo di contributo azienda sono direttamente dedotti nel mese di riferimento della busta paga. Questo consente al lavoratore di sfruttare da subito il vantaggio fiscale.
Tra i privilegi degli iscritti alla previdenza complementare vi è la possibilità di versare il premio di produzione direttamente sul proprio fondo pensione. Tale operazione oltre ad incrementare la propria pensione integrativa con una voce retributiva aggiuntiva presenta anche degli enormi vantaggi fiscali:
1. Aumento deducibilità fiscale: il premio di risultato versato sul fondo pensione è deducibile fino a € 3.000 oltre al tetto ordinario dei € 5.164,57 all’anno.
2. Esenzione fiscale del premio: i premi di risultato versati sul fondo pensioni hanno una tassazione nulla al momento della prestazione pensionistica integrativa.
3. Risparmio dell’imposizione fiscale contributiva: quando il premio di risultato è convertito direttamente in denaro l’azienda ha l’obbligo di versare un contributo all’INPS pari al 9,19% per fini previdenziali. Se il premio viene versato direttamente sul fondo pensione l’azienda è esente da tale contributo.
Fondapi ad ogni aderente applica una quota associativa pari a 22€ annui. Inoltre, solo al momento dell’adesione è previsto il pagamento una tantum della quota di iscrizione pari a 11,60€. La quota di iscrizione è suddivisa, in base al CCNL, tra aderente e aziende. Per il dettaglio vedere “Scheda I Costi” disponibile alla sezione “documentazione e normativa” del sito fondapi.it.
No. Fondapi non applica alcuna commissione ai versamenti che riceve
Ogni bimestre Fondapi effettua delle piccole trattenute automatiche sui versamenti che fa l’azienda. La somma di queste trattenute nell’anno è di 22€.
L’aderente non deve (e non può) procedere al pagamento manuale della quota associativa.
Trovi l’elenco di tutti i costi di Fondapi all’interno della “Scheda I Costi” disponibile alla sezione “documentazione e normativa” del sito fondapi.it.
Questo documento è sottoposto al controllo dell’ente di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) ed è redatto da ogni fondo nella stessa maniera. Questo ti facilita il confronto dei costi di Fondapi con altre forme pensionistiche complementari.
Fondapi è un’istituzione no profit senza, quindi, scopo di lucro.
I costi indirettamente a carico dell’aderente sono le commissioni di gestione applicate dai gestori finanziari di Fondapi alla massa di contributi da loro gestiti.
Si. Se interrompi i versamenti Fondapi applicherà fino al momento in cui chiederai il riscatto le trattenute a titolo di quota associativa.
Questa sezione è attualmente in fase di costruzione.
Grazie per la tua pazienza!
Fondapi ad ogni aderente applica una quota associativa pari a 22€ annui. Inoltre, solo al momento dell’adesione è previsto il pagamento una tantum della quota di iscrizione pari a 11,60€. La quota di iscrizione è suddivisa, in base al CCNL, tra aderente e aziende. Per il dettaglio vedere “Scheda I Costi” disponibile alla sezione “documentazione e normativa” del sito fondapi.it.
No. Fondapi non applica alcuna commissione ai versamenti che riceve
Ogni bimestre Fondapi effettua delle piccole trattenute automatiche sui versamenti che fa l’azienda. La somma di queste trattenute nell’anno è di 22€.
L’aderente non deve (e non può) procedere al pagamento manuale della quota associativa.
Trovi l’elenco di tutti i costi di Fondapi all’interno della “Scheda I Costi” disponibile alla sezione “documentazione e normativa” del sito fondapi.it.
Questo documento è sottoposto al controllo dell’ente di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) ed è redatto da ogni fondo nella stessa maniera. Questo ti facilita il confronto dei costi di Fondapi con altre forme pensionistiche complementari.
Fondapi è un’istituzione no profit senza, quindi, scopo di lucro.
I costi indirettamente a carico dell’aderente sono le commissioni di gestione applicate dai gestori finanziari di Fondapi alla massa di contributi da loro gestiti.
Si. Se interrompi i versamenti Fondapi applicherà fino al momento in cui chiederai il riscatto le trattenute a titolo di quota associativa.
Prima di illustrare come recuperare la password di Fondapi se NON si conosce il numero di iscrizione ricordiamo che il numero di iscrizione a FONDAPI è stampato nella lettera di benvenuto inviata al momento dell’adesione al Fondo e nelle comunicazioni che Fondapi periodicamente invia agli aderenti. Generalmente si trova nella sezione “I tuoi dati”.
Per garantire i più elevati standard di sicurezza Fondapi introdurrà la tecnologia OTP (One Time Password) per effettuare l’accesso all’Area riservata dei lavoratori. Il codice verrà richiesto al momento dell’accesso alla propria area e ogni volta che l’Aderente vorrà compiere un’operazione online. È, tuttavia, prevista la possibilità di accedere in sola consultazione senza dover ricorrere all’utilizzo dell’OTP. In questo caso però, non sarà possibile effettuare operazioni. L’Aderente potrà, solamente, controllare l’andamento della posizione e lo stato contributivo.
Notizie inerenti furti di password e dati personali sono, purtroppo, all’ordine del giorno. Per Fondapi è prioritario proteggere e tutelare i vostri risparmi. L’adozione del sistema OTP opera in questo senso! Infatti, questa password temporanea, già adottata da numerose e importanti entità, consente di elevare ai massimi livelli la sicurezza del proprio conto online.
Le modalità di accesso in una prima fase rimangono le stesse. L’Aderente deve inserire il proprio codice fiscale e la password. Subito dopo gli sarà richiesto di generare tramite il suo smartphone, con l’App Fondapi installata, il codice OTP da inserire nell’apposito campo. Dopo averlo inserito, l’Aderente avrà accesso completo alla propria Area e potrà disporre tutte le operazioni. Per ogni operazione verrà richiesto un nuovo codice OTP, sempre generato attraverso l’App Fondapi installata sul suo telefono.