come funziona
Costi
Quando si tratta di scegliere una fonte di investimento i costi rappresentano, naturalmente, una componente fondamentale del processo di decisione di un individuo.
Proprio perché la trasparenza è uno dei valori fondamentali di Fondapi, dunque, offriamo uno strumento che permette il confronto diretto tra le varie opzioni disponibili.
Prima di confrontare i costi dei fondi pensione è utile distinguere tra le varie tipologie di costo che un aderente può incontrare sottoscrivendo un piano pensionistico complementare.

Diverse tipologie di fondi, diversi costi
Tra le diverse tipologie di fondi pensioni presenti in Italia sussistono notevoli differenze di costo. Generalmente i fondi meno costosi sono quelli negoziali, ovvero quelli previsti dal CCNL e la cui adesione è vincolata allo stesso. I bassi costi sono dovuti alla natura giuridica stessa del fondo. Si tratta, infatti, di organizzazioni che per loro statuto interno non devono produrre utili (no profit) e per la promozione si affidano alla sensibilità delle strutture sindacali territoriali.
Si possono identificare due tipologie di costo di un fondo pensione:
- Costi direttamente a carico dell’aderente:
oneri che vanno a coprire le spese per le attività amministrative. Spesso si tratta di una cifra fissa annuale (quota associativa). Altre volte si tratta di una trattenuta percentuale sui versamenti. - Costi indirettamente a carico dell’aderente:
sono oneri che coprono le attività dei gestori finanziari e della banca depositaria. Sono a carico del patrimonio del Fondo e poi ripartite su ogni singolo iscritto. - Costi delle prestazioni:
sono sempre a carico dell’aderente, ma vengono applicati solo nel momento in cui l’aderente dispone un’operazione (un cambio comparto, un anticipo e simili)
Ci sono costi e costi
Capire e confrontare effettivamente quanto costa un fondo pensione non è un’operazione semplice. Per venire in soccorso agli interessati l’autorità di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) ha predisposto che ogni fondo pensione debba pubblicare il proprio Indicatore sintetico dei costi (ISC). Tale strumento, infatti, consente un rapido ed efficace confronto del costo di un fondo con altri.
L’ISC indica l’incidenza percentuale dei costi, sulla posizione individuale maturata, durante la fase di accumulo.
La stessa vigilanza ha stimato che un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di circa il 18%, ad esempio, lo riduce da 100.000 a 82.000 euro.
Fonte: Covip