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Il comparto ha come obiettivo la rivalutazione del capitale investito attraverso investimenti sui mercati obbligazionari ed azionari, europei ed esteri, privilegiando i mercati obbligazionari.

Finalità del Comparto Prudente: 

Rivalutazione  del  capitale  investito  attraverso  investimenti finalizzati a cogliere le opportunità offerte dai mercati obbligazionari e azionari europei ed esteri, privilegiando i mercati obbligazionari.

Orizzonte temporale consigliato:

medio (da 3 a 10 anni).

Grado di rischio:

basso

Per maggiori informazioni in merito alla politica di investimento e alla gestione delle risorse vedi la Nota Informativa e il Documento sulla Politica di investimento.

Andamento comparto Prudente

Il seguente grafico rappresenta l’andamento del valore quota per il comparto Prudente (dic. 2015 ad oggi):

Nota bene: Il valore unitario della quota può variare in modo considerevole tuttavia il risultato della gestione dei fondi Pensione deve essere valutato in un orizzonte temporale di sufficiente ampiezza.

Di seguito l’andamento dell’Attivo netto in gestione per il comparto Prudente:

Avvertenza: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Clicca qui per visualizzare l’Andamento del Valore Quota da inizio gestione

Informativa sulla sostenibilità

Sintesi

Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.

Tra le principali caratteristiche ambientali e sociali promosse dal prodotto ricordiamo:

  • rispetto dei diritti umani
  • rispetto dei diritti dei lavoratori
  • tutela dell’ambiente
  • tutale delle relazioni con gli stakeholders principali (clienti/fornitori/mercato)
  • prevenzione della corruzione e del money laundering
  • rispetto delle migliori pratiche di corporate governance

Il Fondo definisce la propria politica mediante un approccio ESG ex ante nella gestione finanziaria del comparto ricomprendendo in tale processo tutti gli attivi presenti nei portafogli dei gestori (sia di tipo obbligazionario che azionario). Tale approccio si materializza tramite l’adozione di BENCHMARK ESG del provider CONFLUENCE (ECPI) che prevedono:

  1. Un approccio best in class (la selezione dei titoli tiene in considerazione anche lo score ESG oltre ai tradizionali parametri finanziari)
  2. La definizione di un universo investibile (azioni e obbligazioni) come insieme degli emittenti societari e governativi che il provider di sostenibilità definisce investibili secondo le proprie metodologie
  3. Esclusione di emittenti appartenenti all’ultima classe di rating ESG (F)

L’attività di investimento delle risorse del prodotto finanziario è affidata a gestori finanziari specializzati che investono secondo le linee guida individuate dal Fondo all’interno di apposite convenzioni di gestione. La strategia di investimento fa riferimento ad un indice benchmark che opera su tutti i settori finanziari (non vi sono vincoli settoriali).

Il fondo riceve con regolarità bimestrale dall’advisor i dati di caratterizzazione ESG degli attivi che compongono l’intero comparto in modo da verificare per ciascuno di essi lo score ESG. Ciò al fine di consentire un attento monitoraggio del gestore e dare preventivo avviso delle potenziali uscite degli attivi con rating basso.

L’allineamento con le caratteristiche ambientali o sociali è valutato attraverso la Metodologia di Rating ESG di ECPI/Confluence, che mediante un processo di ricerca rigoroso e disciplinato basato su informazioni pubbliche di emittenti, data provider specifici e fonti media, permette di tradurre informazioni perlopiù qualitative in indicatori quantitativi assegnando così a ciascun emittente un punteggio e un rating.

Il limite principale della metodologia o dei dati è rappresentato dalla mancata divulgazione da parte dell’emittente di informazioni ambientali, sociali e di corporate governance.

In processo di Due Diligence prevede che La Banca Depositaria riceva giornalmente dall’advisor ESG le informazioni relative all’universo investibile ESG e alla Black List ESG sulla base dei quali le composizioni dei portafogli sono continuamente monitorate per verificarne l’allineamento con le caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal Fondo. Medesimo controllo è effettuato anche sui limiti e i vincoli indicati sia da regolamento che da convenzione sui portafogli gestiti dai diversi gestori finanziari cui è delegata l’attività di investimento. In termini di Politica di Impegno si segnala che il fondo pensione sta lavorando per lo sviluppo di una sempre più efficace attività di engagement, sia attraverso la strutturazione di processi interni (indicazioni in merito al voto tramite i propri gestori), sia attraverso la collaborazione con altri azionisti.

È convinzione del Fondo che una efficace attività di engagement debba essere promossa attraverso la collaborazione di una molteplicità di investitori. Per tale motivo il Fondo già dal 2019 è firmatario PRI. Tale caratterizzazione permette al Fondo di venire a conoscenza e partecipare a varie attività di Engagement Collaborativo. Sarà compito del Fondo, attraverso la volontà del proprio CDA, valutare di volta in volta eventuali azioni collaborative promosse dal PRI o in alternativa da aggregazioni di Fondi coordinate anche dalla Associazione di categoria (Assofondipensione) e riguardati gli obiettivi di sostenibilità individuati dal Fondo.

I principi di base della strategia di investimento del Fondo considerano il filtro degli investimenti sostenibili necessario alla mitigazione dei rischi complessivi di portafoglio di lungo periodo e quale strumento utile alla creazione di valore nella società del futuro. Il Fondo, dal 2008, ha deciso di assumere una strategia di investimento ESG ex ante per la gestione dei comparti Prudente e Crescita. In questo modo i fattori ESG hanno un impatto diretto sull’attività di investimento attraverso due strumenti:

  • Adozione di benchmark ESG che incorporano nella selezione dei titoli anche fattori ambientali, sociali e di buon governo
  • Adozione di universi di investimento sostenibili all’interno dei quali sono esclusi i titoli con un basso rating ESG
L’Indice di Riferimento del prodotto finanziario è un indice composito, i cui Sottostanti sono indici azionari e obbligazionari, che selezionano titoli emessi da società, paesi e agenzie sovranazionali i quali:
  • sono coperti da un’analisi di sostenibilità da parte di ECPI/Confluence, il service provider incaricato
  • soddisfano requisiti minimi in materia ambientale, sociale e di governance (“ESG”)

Escludendo al tempo stesso dall’universo investibile tutti gli emittenti che:

  • in base allo screening settoriale, risultano esposti ad attività controverse, quali tabacco e armamenti non convenzionali
  • in base all’analisi di sostenibilità, hanno ricevuto un rating ESG non sufficiente (F).

Il benchmark di riferimento è costantemente allineato con le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo attraverso l’attività di ribilanciamento periodico degli indici sottostanti (trimestrale per la componente azionaria e mensile per quella obbligazionaria) che garantisce che gli attivi investiti siano coperti da un’analisi di sostenibilità e soddisfino requisiti minimi in materia ambientale, sociale e di governance.

Ulteriori informazioni si sottostanti dell’Indice di Riferimento, sulla sua composizione, sui criteri ESG, sul metodo di calcolo e sulle regole per la revisione e il ribilanciamento periodici e sulla metodologia generale alla base degli indici ECPI sono disponibili sono disponibili sul sito web di ECPI

Nessun obiettivo di investimento sostenibile

Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.

Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario

Le principali caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal Fondo sono:

  1. rispetto dei diritti umani
  2. rispetto dei diritti dei lavoratori
  3. tutela dell’ambiente
  4. tutale delle relazioni con gli stakeholders principali (clienti/fornitori/mercato)
  5. prevenzione della corruzione e del money laundering
  6. rispetto delle migliori pratiche di corporate governance

Il benchmark del Fondo seleziona titoli emessi da società, paesi e agenzie sovranazionali che soddisfano requisiti minimi in materia ambientale, sociale e di governance (“ESG”), escludendo dall’universo investibile tutti gli emittenti che:

  • in base allo screening settoriale, risultano esposti ad attività controverse, quali tabacco e armamenti non convenzionali
  • in base all’analisi di sostenibilità, hanno ricevuto un rating ESG non sufficiente (F)

Strategia di investimento

Il Fondo definisce la propria politica mediante un approccio ESG ex ante nella gestione finanziaria del comparto ricomprendendo in tale processo tutti gli attivi presenti nei portafogli dei gestori (sia di tipo obbligazionario che azionario). Tale approccio si materializza tramite l’adozione di BENCHMARK ESG del provider CONFLUENCE (ECPI) che prevedono:

  1. Un approccio best in class (la selezione dei titoli tiene in considerazione anche lo score ESG oltre ai tradizionali parametri finanziari). Questa scelta orienta naturalmente gli investimenti fatti dal gestore verso titoli con un profilo di sostenibilità migliore dato che si tratta di mandati di gestione specializzati a benchmark. Il gestore, quindi, ha facoltà di investire negli attivi dell’universo investibile ma deve parametrarsi al benchmark in termini di rischio/rendimento con un esplicito limite di tracking error indicato nei mandati tecnici.
  2. La definizione di un universo investibile (azioni e obbligazioni) come insieme degli emittenti societari e governativi che il provider di sostenibilità definisce investibili secondo le proprie metodologie. Per opportuna informazione le metodologie aggiornate sono riportate nel sito del provider
  3. Esclusione di emittenti appartenenti all’ultima classe di rating ESG (F)
  4. È necessario sottolineare come, la procedura appena descritta, oltre ad assicurare l’impegno di FONDAPI sui temi di natura sostenibile e responsabile, abbia garantito nel corso degli anni il raggiungimento di risultati finanziari più che soddisfacenti e solitamente migliori della media del settore.

Quota degli investimenti

L’attività di investimento delle risorse del prodotto finanziario è affidata a gestori finanziari specializzati che investono secondo le linee guida individuate dal Fondo all’interno di apposite convenzioni di gestione. La strategia di investimento fa riferimento ad un indice benchmark che opera su tutti i settori finanziari (non vi sono vincoli settoriali).

Per il comparto Prudente l’allocazione prevista è: 75% obbligazioni e 25% azioni.

L’allocazione degli attivi mira a soddisfare le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal prodotto finanziario in conformità con gli elementi vincolanti della strategia di investimento, come definito in precedenza.

Il vincolo di TEV sulla gestione finanziaria che utilizza benchmark sostenibili ha un effetto di trascinamento su una politica di investimento ESG.

Nel corso del tempo sono state rispettate le seguenti quote minime:

  • L’80% degli investimenti è allineato alle caratteristiche ambientali e sociali (#1 Allineati con caratteristiche A/S”).
  • Fino al 20% degli investimenti non è allineato a queste caratteristiche (#2 Altri)

La struttura dell’allocazione degli attivi è definita come segue:

Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali

Il fondo riceve con regolarità bimestrale dall’advisor i dati di caratterizzazione ESG degli attivi che compongono l’intero comparto in modo da verificare per ciascuno di essi lo score ESG. Ciò al fine di consentire un attento monitoraggio del gestore e dare preventivo avviso delle potenziali uscite degli attivi con rating basso. Il report comprende anche una sezione dedicata alla Carbon Footprint dei portafogli in valore assoluto e in valore relativo al benchmark.

Inoltre, sulla base delle caratteristiche promosse dal prodotto indicate in precedenza, l’advisor ESG provvede alla assegnazione:

  1. di un rating ESG dell’emittente
  2. di un rating per le singole categorie E, S, e G dell’emittente

Sulla base del Rating ESG si escludono dalla gestione gli attivi con rating F, ossia quelli che non dimostrano un profilo di sostenibilità sufficiente.

Inoltre, per quanto riguarda metriche in tema Ambientale, vengono calcolati i seguenti indicatori:

  • Carbon: Weighted Disclosure (%)
  • Intensity: GHG Scope 1 (tCO2e/$M)
  • Intensity: GHG Scope 2 (tCO2e/$M)
  • Intensity: GHG Scope 3 (tCO2e/$M)
  • Intensity: Total GHG Emission (tCO2e/$M)

Metodologie relative alle caratteristiche ambientali o sociali

L’allineamento con le caratteristiche ambientali o sociali è valutato attraverso la Metodologia di Rating ESG di ECPI/Confluence, che mediante un processo di ricerca rigoroso e disciplinato basato su informazioni pubbliche di emittenti, data provider specifici e fonti media, permette di tradurre informazioni perlopiù qualitative in indicatori quantitativi assegnando così a ciascun emittente un punteggio e un rating.

Nell’analisi degli emittenti societari, ECPI utilizza un approccio rule-based e usa circa 80 indicatori per valutare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Questa analisi produce un punteggio e un rating. Il rating proprietario di ECPI va da “F” a “EEE”, attraverso 9 livelli.

Nell’analisi degli emittenti governativi, ECPI ha sviluppato una metodologia per valutare l’adesione dei governi ai principi e alle pratiche in aree quali il rispetto dei diritti umani e del lavoro, il rispetto per l’ambiente e la lotta alla corruzione. La metodologia valuta, per la singola dimensione Ambientale (E), Sociale (S) e Governance (G) e in aggregato (ESG) due aree:

  • REGULATION: livello di conformità di un Governo ai principali trattati, convenzioni e best-practice internazionali
  • IMPLEMENTATION: efficacia di un Governo nell’implementazione degli standard internazionali nella propria normativa nazionale e nelle azioni messe in atto per farla rispettare.

Fonti e trattamento dei dati

La Metodologia di Rating ESG di ECPI/Confluence è basata su informazioni pubbliche di emittenti, data provider specifici e fonti media.

Le fonti principali includono:

  • Relazioni annuali della società
  • Bilanci Aziendali di Sostenibilità, Bilanci Ambientali, Bilanci CSR e simili
  • Ufficio Investor Relations e presentazioni agli investitori
  • Sito web aziendale
  • Fornitori di informazioni (ad es. Dow Jones Factiva, Refinitiv, Trucost)
  • Servizi di informazione e media (newsletter di istituzioni e ONG locali e internazionali)
  • Screening delle certificazioni aziendali
  • Screening della partecipazione dell’azienda a istituzioni internazionali (es. UN Global Compact; Carbon Discolore Project)
  • Siti web tematici promossi da organizzazioni internazionali senza scopo di lucro

Per garantire la qualità dei dati, Il consulente ESG, nella sua attività di attribuzione di un rating di sostenibilità ai titoli, utilizza un processo di maker & checker (due livelli di controllo) che assicura la correttezza del rating attribuito ad ogni strumento. Le informazioni sulla base delle quali è attribuito il rating sono costantemente aggiornate e verificate dal consulente.

I dati ESG vengono raccolti dal Consulente ESG, che li inserisce e storicizza in un database. Sulla base delle procedure codificate della metodologia di ricerca, si attribuisce ai dati raccolti uno punteggio per ciascuna dimensione; tali punteggi, una volta sommati per i pilastri dell’analisi ESG, determinano il rating dello strumento.

Una percentuale variabile, ma comunque bassa, di dati possono essere stimati secondo una metodologia definita se non forniti direttamente dalla società. Tipicamente informazioni quali Carbon FootPint, Scope 1,2,3, emission, possono avere natura di stima.

Limitazioni delle metodologie e dei dati

Il limite principale della metodologia o dei dati è rappresentato dalla mancata divulgazione da parte dell’emittente di informazioni ambientali, sociali e di corporate governance.

Per superare questo problema, il consulente ESG fa ricorso all’utilizzo di un ampio ventaglio di fonti informative in modo da poter effettuare controlli incrociati sui dati utilizzati nella valutazione del profilo di sostenibilità degli emittenti.

Dovuta diligenza

La Banca Depositaria riceve giornalmente dall’advisor ESG le informazioni relative all’universo investibile ESG e alla Black List ESG sulla base dei quali le composizioni dei portafogli sono continuamente monitorate per verificarne l’allineamento con le caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal Fondo.
Medesimo controllo è effettuato anche sui limiti e i vincoli indicati sia da regolamento che da convenzione sui portafogli gestiti dai diversi gestori finanziari cui è delegata l’attività di investimento.

Politica di impegno

I principi di base della strategia di investimento del Fondo considerano il filtro degli investimenti sostenibili necessario alla mitigazione dei rischi complessivi di portafoglio di lungo periodo e quale strumento utile alla creazione di valore nella società del futuro. Il Fondo, dal 2008, ha deciso di assumere una strategia di investimento ESG ex ante per la gestione dei comparti Prudente e Crescita.

In questo modo i fattori ESG hanno un impatto diretto sull’attività di investimento attraverso due strumenti:

  • Adozione di benchmark ESG che incorporano nella selezione dei titoli anche fattori ambientali, sociali e di buon governo
  • Adozione di universi di investimento sostenibili all’interno dei quali sono esclusi i titoli con un basso rating ESG

Inoltre, il fondo pensione sta lavorando per lo sviluppo di una sempre più efficace attività di engagement, sia attraverso la strutturazione di processi interni (indicazioni in merito al voto tramite i propri gestori), sia attraverso la collaborazione con altri azionisti.

È convinzione del Fondo che una efficace attività di engagement debba essere promossa attraverso la collaborazione di una molteplicità di investitori. Per tale motivo il Fondo già dal 2019 è firmatario PRI. Tale caratterizzazione permette al Fondo di venire a conoscenza e partecipare a varie attività di Engagement Collaborativo. Sarà compito del Fondo, attraverso la volontà del proprio CDA, valutare di volta in volta eventuali azioni collaborative promosse dal PRI o in alternativa da aggregazioni di Fondi coordinate anche dalla Associazione di categoria (Assofondipensione) e riguardati gli obiettivi di sostenibilità individuati dal Fondo

Indice di riferimento designato

L’Indice di Riferimento del prodotto finanziario è un indice composito, i cui Sottostanti sono indici azionari e obbligazionari, che selezionano titoli emessi da società, paesi e agenzie sovranazionali i quali:

  • sono coperti da un’analisi di sostenibilità da parte di ECPI/Confluence, il service provider incaricato
  • soddisfano requisiti minimi in materia ambientale, sociale e di governance (“ESG”)

Escludendo al tempo stesso dall’universo investibile tutti gli emittenti che:

  • in base allo screening settoriale, risultano esposti ad attività controverse, quali tabacco e armamenti non convenzionali
  • in base all’analisi di sostenibilità, hanno ricevuto un rating ESG non sufficiente (F)

L’allineamento con le caratteristiche ambientali o sociali è valutato attraverso la Metodologia di Rating ESG di ECPI/Confluence, che attraverso un processo di ricerca rigoroso e disciplinato basato su informazioni pubbliche di emittenti, data provider specifici e fonti media, permette di tradurre informazioni perlopiù qualitative in indicatori quantitativi assegnando così a ciascun emittente un punteggio e un rating.

L’indice è calcolato quotidianamente e il suo rendimento giornaliero è rappresentato dalla media dei rendimenti giornalieri degli indici sottostanti.

Il benchmark di riferimento è costantemente allineato con le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo attraverso l’attività di ribilanciamento periodico degli indici sottostanti (trimestrale per la componente azionaria e mensile per quella obbligazionaria) che garantisce che gli attivi investiti siano coperti da un’analisi di sostenibilità e soddisfino requisiti minimi in materia ambientale, sociale e di governance.

Ulteriori informazioni si sottostanti dell’Indice di Riferimento, sulla sua composizione, sui criteri ESG, sul metodo di calcolo e sulle regole per la revisione e il ribilanciamento periodici e sulla metodologia generale alla base degli indici ECPI sono disponibili all’indirizzo https://www.ecpigroup.com/