Cessione del quinto
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Cessione del quinto

Cessione del quinto: cos’è, quali vantaggi e quali svantaggi

La cessione del quinto è un prestito garantito, erogato da una banca o da una società finanziaria, riservato ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati.
È una forma di prestito molto diffusa in Italia, soprattutto tra coloro che hanno difficoltà ad ottenere un prestito tradizionale.
Il finanziamento si estingue attraverso una trattenuta dall’importo netto in busta paga – o dalla pensione – di una rata mensile pari, al massimo, ad un quinto dello stipendio o della pensione che, successivamente, viene incamerata dall’ente finanziatore.

Tuttavia, come tutte le opzioni di finanziamento, ci sono anche degli svantaggi da tenere in considerazione prima di decidere di utilizzare questo tipo di prestito.

Ma andiamo con ordine.

Vantaggi: perché richiedere una cessione del quinto?

La cessione del quinto è la forma di finanziamento più adatta e consigliata per tutti coloro che, generalmente, effettuano ritardi nei pagamenti e che non vogliono aver a che fare con rate e scadenze di prestiti classici.

I tempi di concessione sono brevi (circa quattro settimane) e consiste nell’attuare un piano di rimborso, distribuito nel tempo, fino ad un massimo di dieci anni con un tasso d’interesse fisso. 

Per di più, il richiedente, al momento della firma del contratto, non è tenuto a motivare la richiesta della cessione.

Infine, vi è la possibilità di rinnovo oppure di estinzione anticipata. La cessione, infatti, può essere interrotta in qualsiasi momento con il saldo del prestito o, se sussistono le condizioni, rinnovata al termine.

Tuttavia, come tutte le opzioni di finanziamento, ci sono anche degli svantaggi da tenere in considerazione prima di decidere di utilizzare questo tipo di prestito.

I principali svantaggi legati alla cessione del quinto

Vincoli sullo stipendio e sul TFR

Innanzitutto, la cessione del quinto è una forma di prestito che comporta un impegno a lungo termine. Infatti, il rimborso del prestito avviene attraverso la trattenuta diretta della rata dallo stipendio o dalla pensione del richiedente. In caso di licenziamento, invece, il datore di lavoro o il Fondo pensione sono obbligati a trattenere il TFR e versarlo alla banca per sanare il debito rimasto insoluto.

Tasso di interesse

Un altro svantaggio della cessione del quinto è legato al tasso di interesse. Infatti, il tasso applicato alla cessione del quinto è solitamente più alto rispetto ad altre forme di prestito, a causa del rischio maggiore che le banche e le finanziarie devono assumere nel concedere questo tipo di prestito. Inoltre, poiché la rata viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione del richiedente, il tasso di interesse è spesso fisso e non può essere modificato durante la durata del prestito.

Scarsa flessibilità

Un ulteriore svantaggio della cessione del quinto è legato alla flessibilità dei pagamenti. Poiché il prestito viene rimborsato attraverso la trattenuta diretta della rata dallo stipendio o dalla pensione, il richiedente non ha la possibilità di scegliere l’importo della rata o di modificare la durata del prestito. Questo può comportare difficoltà nel caso in cui il richiedente incontri difficoltà economiche o desideri modificare le condizioni del prestito.

Ottenere altri prestiti

Infine, un altro svantaggio della cessione del quinto è legato alla difficoltà nell’ottenere altri prestiti. Infatti, una volta sottoscritta la cessione del quinto, il richiedente potrebbe trovarsi nella situazione di non poter ottenere altri prestiti o finanziamenti, a causa della diminuzione del reddito disponibile dovuta alla trattenuta della rata dallo stipendio o dalla pensione.

Cessione del quinto e Fondo pensione: cosa comporta?

Quando un iscritto richiede un finanziamento con cessione del quinto il fondo riceve la notifica da parte della società finanziaria. Nella notifica è prevista la cessione in garanzia della posizione di previdenza complementare fino all’estinzione del debito. Al momento della notifica, il vincolo viene registrato sulla posizione dell’aderente interessato e sarà visibile anche nell’area riservata dell’aderente.

Quali prestazioni posso chiedere con una cessione del quinto attiva?

Anticipazioni

Le anticipazioni per spese sanitarie, per via della loro natura emergenziale, sono incedibili per 4/5 dell’importo richiesto mentre le anticipazioni per le altre causali sono liberamente cedibili per il totale dell’importo.

Questo significa che l’aderente con una cessione del quinto attiva può liberamente ottenere, senza alcun vincolo, fino a 4/5 della somma richiesta. Per accedere, invece, alla totalità della somma richiesta (5/5) ci deve essere il benestare del soggetto che ha concesso il finanziamento.

Per le altre tipologie di prestazione (prima casa/altre esigenze), in caso di richiesta da parte dell’aderente, il fondo provvederà ad inviare una richiesta di svincolo o di liberatoria agli istituti di credito interessati. Infine, inoltrerà una comunicazione all’iscritto avvisandolo dell’interruzione dei termini per l’evasione della richiesta, a causa della presenza di vincoli derivanti dal/dai contratti con cessione del quinto, comunicando, allo stesso tempo, di essere in attesa delle risposte da parte delle finanziarie.
In questi casi, quindi, la possibilità di erogare la prestazione è subordinata alla volontà della finanziaria.

Una volta ricevuta dalla finanziaria la liberatoria/estinzione anticipata viene definita la richiesta e, conseguentemente, decorrerà il termine di 90 gg. per l’accredito della somma. 

Riscatto

Richiesta effettuata dall’aderente: in questo caso Fondapi deve preventivamente chiedere alla finanziaria la liberatoria o il conteggio estintivo. Se l’aderente ha ancora un debito residuo nei confronti della finanziaria essa ha il diritto di accedere alla posizione previdenziale dell’iscritto per saldare il suo credito. Una volta estinto, l’eventuale somma rimanente sul Fondo pensione viene erogata all’aderente.

Richiesta effettuata dalla società finanziaria: in questo caso è la stessa società finanziaria che, non vedendo saldato il suo credito, procede con la richiesta di riscatto a titolo risanatorio del debito stesso.

In questo caso, se l’aderente ha concesso questo diritto alla finanziaria, il Fondo è obbligato a dare seguito alla richiesta della stessa.

In quest’ultimo caso, verranno illustrate al destinatario le diverse alternative, in merito alle quote residue ancora presenti presso il fondo. 

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