COME FUNZIONA
Riscatto Fondo pensione
La domanda che tutti si fanno prima di aderire alla previdenza complementare è “Ma se voglio chiedere il riscatto del fondo pensione prima di andare in pensione, posso?”
La risposta, nero su bianco, è “CERTO”. Non perdiamo altro tempo e vediamo subito quando è possibile chiedere il riscatto del Fondo pensione.
Riscatto del fondo pensione: l’ABC
Partiamo dalle basi. Su Fondapi, se decidiamo di aderire, versiamo il nostro TFR più un’eventuale contributo volontario che da diritto al contributo dell’azienda.
Il centro di tutto il sistema è, comunque, il TFR.
Se il TFR rimane in azienda, come sappiamo, questo mi viene liquidato dall’azienda stessa quando termina il rapporto di lavoro.
Se lo verso a Fondapi la logica non cambia. Quando, si interrompe il rapporto di lavoro (licenziamento, dimissioni, ecc) posso chiedere la liquidazione di tutto il TFR versato al Fondo, di tutti gli eventuali contributi volontari e di tutti gli eventuali contributi dell’azienda.
Si tratta del riscatto prima del pensionamento. Vediamolo nel dettaglio.
Riscatto del fondo pensione prima del pensionamento
- Licenziamento
- Dimissioni
- Fine tempo determinato
- Nomina a dirigente
- Modifica del CCNL applicato dall’azienda
- Il 100%:
in questo modo termino del tutto il rapporto con Fondapi - L’80%:
Consente di lasciare attivo il rapporto con Fondapi pur riscattando la quasi totalità delle somme.
Consigliamo l’utilizzo solo in alcuni casi particolari (ad es. quando l’azienda non ha completato tutti i versamenti a favore dell’aderente)
23% fisso di aliquota IRPEF
Quindi l’aliquota base minima. In azienda parte, invece, dal 23% a salire in base all’importo del TFR.
No. Fondapi applica un unico costo di chiusura del Fondo pari a 25€.
Tu o la tua azienda dovete comunicare solo il motivo per il quale hai perso il requisito di partecipazione a Fondapi (vedi le motivazioni sopra)
Perché è previsto questo tipo di riscatto?
Tutto questo è possibile perché, ricordiamo, Fondapi è un Fondo pensione negoziale, quindi, l’adesione e la permanenza nel Fondo sono legate al CCNL che le ha rese possibili. Se il CCNL cambia, o più semplicemente si interrompe il rapporto di lavoro e, quindi, termina, l’aderente perde il requisito di partecipazione e ha la possibilità di chiedere il riscatto totale.
Ricordiamo che questa è una facoltà dell’aderente e non un obbligo.
Riscatto per pensionamento
Vediamo ora cosa succede se portiamo il Fondo pensione alla sua naturale scadenza: la pensione.
Ovviamente puoi chiedere la liquidazione di tutto quanto hai accumulato nel corso della tua carriera. Anche in questo caso vengono liquidati tutti i contributi, personali e dell’azienda, oltre al TFR e gli eventuali rendimenti.
La differenza fondamentale, probabilmente il più grande vantaggio che la previdenza complementare può offrire ai suoi aderenti, è la tassazione di favore prevista per questo tipo di riscatto del Fondo pensione. Sensibilmente più bassa rispetto alla liquidazione del TFR da parte dell’azienda.
Riscatto del Fondo pensione per pensionamento
È possibile richiederlo quando si raggiunge il requisito pensionistico.
- Il 100% del capitale accumulato in un’unica soluzione
se il totale della posizione non supera la soglia di circa 100 mila €.
La soglia è variabile in base all’età, al genere e all’assegno sociale INPS dell’anno in cui si fa la richiesta. Qui è disponibile la tabella con tutte le soglie. -
Al massimo il 50% del capitale accumulato in un’unica soluzione e il restante 50% in rendita
se il totale della posizione supera la soglia di circa 100 mila €.
Con la tassazione super agevolata del massimo 15% che può scendere fino al 9% (aliquota IRPEF sostitutiva e definitiva)
Inoltre, se l’aderente è iscritto da più di 15 anni alla previdenza complementare (quindi nel calcolo si considerano anche eventuali iscrizioni precedenti a Fondapi) per ogni anno successivo al quindicesimo il fisco concede uno sconto sull’aliquota applicata pari allo 0,3%.
Es. se ho 20 anni di iscrizione alla previdenza complementare e vado in pensione ho il diritto e il vantaggio a una tassazione ancora più agevolata pari al 13,5% (15% – (0,3% x 5 anni))
Se estendiamo questo ragionamento su un orizzonte di 35 anni di iscrizione arriviamo alla tassazione minima del 9%
Solo il costo di chiusura del Fondo pari a 25€
- L’azienda deve comunicare l’interruzione del rapporto di lavoro per pensionamento;
- Tu devi allegare alla richiesta la certificazione dell’INPS (modulo TE 08) che attesta il tuo stato di pensionato
Facciamo un esempio di tassazione per riscatto del fondo pensione per pensionamento
Lavoratore con 35 anni di anzianità lavorativa e di iscrizione alla previdenza complementare.
Un TFR accumulato pari a 85.000 €
Tassazione in azienda: 85.000€ x 24,36% (IRPEF) = 20.708€ di imposta.
TFR netto che, quindi, viene effettivamente versato al pensionato è 64.292€
Tassazione con Fondo pensione: 85.000€ x 9% (IRPEF) = 7.650€ di imposta.
TFR netto che, quindi, viene effettivamente versato al pensionato è 77.350€
Il lavoratore che 35 anni prima scelse di contribuire a Fondapi ha risparmiato ben 13 MILA EURO di tasse (IRPEF)
Su questo documento è, inoltre, possibile consultare lo schema di tutte le tipologie di riscatto che è possibile richiedere a Fondapi.
Hai ancora dubbi?
Prenota una consulenza telefonica completamente gratuita e senza impegno o manda un’e-mail per chiarire ogni dubbio.